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  • Laziomania:| Ogni derby è un'emozione

    Laziomania:| Ogni derby è un'emozione

    Le gambe tremano, si chiude lo stomaco. Ti guardi intorno, e nonostante accanto a te ci siano migliaia di persone ti senti solo. Sai che davanti a te c'è il tuo rivale di sempre, e non vedi altro che lui. Vuoi batterlo, non vuoi lasciargli un secondo per respirare, nemmeno un centimetro di campo, e figuriamoci se vuoi che strilli un coro più forte del tuo. Ma prima di arrivare a quel momento, quello in cui sei 'faccia a faccia' con lui, passano giorni in cui non fai altro che 'giocarti' la partita, sia in campo che sugli spalti. 

    Pensi: 'Chissà se Klose o Cissè provano le mie stesse ansie e i miei stessi sentimenti'. Sicuramente i calciatori vivono in maniera diversa l'attesa: il mister dà spiegazioni su come muoversi in campo, ma il giocatore sa che una volta entrati nel rettangolo verde tutto quello che l'allenatore ha detto in settimana scomparirà. Perché la Curva ti toglie il respiro, perché il 'Vola Lazio Vola' cantato all'unisono ti entra in testa più di ogni altro dettame tattico, e al fischio d'inizio la carica ti spinge oltre ogni ostacolo.

    Il calciatore ha una tifoseria a sostenerlo, il tifoso no: ha l'amico che gli sta accanto che lo esorta a cantare quando per un attimo la voce si strozza in gola dall'emozione. Il ragazzo di curva la partita non la gioca in campo, ma pagherebbe per esserci. Anche se in realtà lui è già lì. La notte prima della stracittadina si esce con gli amici e non si parla d'altro che di quello che potrebbe succedere il giorno dopo: 'Speriamo che Klose sia decisivo', 'Se Ledesma gira possiamo farcela', 'Cissè ed Hernanes possono fare la differenza'. Si va a casa a 'dormire', ma si sa già che non sarà così. E allora ti giri e ti rigiri nel letto con la speranza che il sole sorga presto.

    Qualche ora di sonno, e poi è il momento di andare allo stadio: molto presto, perché il derby va gustato, e in fondo le ore passano più velocemente se si sta con gli amici. E' ora di entrare sugli spalti. Quei seggiolini blu al derby sono più scomodi del solito, eppure non ci si è mai seduti sopra, perché la gara si segue in piedi. E' ora: il sole è calato, la tensione nemmeno un po', è derby. Scende il telone della scenografia e i giocatori in campo si voltano verso la Nord. E rimangono di sasso:' Tutto questo per noi?' si chedono. Poi, il fischio d'inizio.

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