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  • Laziomania: Roma non vuole re, ma salvate Candreva

    Laziomania: Roma non vuole re, ma salvate Candreva

    Salvate Candreva. Lasciatelo andare. O fatelo rimanere come meriterebbe un giocatore che è titolare della Nazionale, che voleva e chiedeva, lo vuole ancora? Lo pretende ancora?, di essere una bandiera nella capitale, una bandiera per la Lazio. Lasciatelo andare, perché forse l’ambiente Lazio, o Roma non vuole Re. O se li vuole, poi, una volta che si vogliono fare troppo grandi, o una volta che grandi diventano davvero, già non li sopporta più. Perché qui pane e giochi di circo vale ancora. Ma qui, più che altrove, più che in altre frontiere del mondo del calcio, il pane sono i risultati. E la squadra non dà risultati, i re cadono. E se arriva un altro tipo di pane, offerte sostanziose, i re vanno a giocare altrove, con buona pace di tutti i monarchici. 


    E dire che Candreva potrebbe essere re, qui a Roma. Perché del re, per la tifoseria biancoceleste, ha tutto: oramai tutti hanno perdonato i suoi bollori giovanili, perché è romano, ha dato tantissimo per questa maglia e per questa maglia ha segnato, speso, regalato giocate. Ultimamente, perfino ultimamente, nel baccanale infernale di questa stagione disgraziata, la sua toga è stata la meno inquinata, ha sempre provato a regalare uno scatto in più, una giocata in più, una voglia in più. Al netto del rapporto con Pioli, con la società, al netto di tutto, Candreva per la Lazio ha speso tanto, tanto quanto tutto quello che deve alla società biancoceleste, e forse anche oltre. 

    Ma ora, salvate Candreva. Lasciatelo andare. Oppure dategli una reggia, oppure convincetelo a rimanere. Sedetevi ad un tavolo con lui, buttate le offerte che ha su quel tavolo nel cestino, fermategli la penna mentre sta per firmare. Convincetelo ancora.  Oppure lasciategli dare uno sguardo a Tor de Cenci, alla discesa della sua vecchia scuola, al suo primo campo praticamente bordo-statale, e poi lasciatelo andare. Che le bandiere, a Roma, sponda Lazio, sono come i Re. Splendono. Poi il pollice che prima era in alto, tutti lo puntano verso il terreno. Prima di allora, il re partirà. Leaving Rome never easy: e si dirà, il re è partito, W il Re. W Antonio Candreva. 

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