La Lazio può e deve uscire da un 'momento no' in quanto a gioco, stato di forma, risultati e scelte. La sconfitta di sabato contro il Chievo arriva dopo 16 risultati utili consecutivi, alla vigilia della sfida contro la Juventus e dopo un pareggio contro il Palermo che naviga in zona retrocessione. Quella di domani è la partita perfetta per uscire da un momento non esaltante: il pubblico delle grandi occasioni, la squadra più forte del campionato, l'obiettivo della finale e soprattutto la voglia di tornare a vincere con continuità.

La Juventus è più forte della Lazio, ma anche la Vecchia Signora sta un momento piuttosto difficile, forse anche peggiore di quello biancoceleste. Ma domani niente conterà di tutto questo: in 90 minuti ci si giocherà l'ingresso in finale. La Lazio ha un minimo vantaggio in virtù del pareggio a Torino, ma la partita dovrà essere giocata come se l'andata non fosse mai esistita.

La Juve attaccherà e cercherà di vincere per uscire da una settimana ricca di polemiche arbitrali e dichiarazioni forti. La Lazio però non vuole essere la vittima sacrificale, e allora Petkovic tornerà al passato, senza troppe invenzioni e senza attuare scelte poco comprensibili come nel primo tempo di sabato. Forse la sconfitta contro i clivensi ha fatto tornare alla realtà sia il mister che i giocatori: la Lazio non è una 'Invincibile Armata', almeno per ora.