Laziomania: vietato guardarsi allo specchio
La Lazio torna a giocare in un Olimpico colmo d’amore e torna a vincere. Convincente la prestazione, eccellenti le prestazioni dei due debuttanti: Edson Braafheid e Santiago Gentiletti hanno disputato una prestazione del tutto positiva. In 90’ l’olandese ha messo nell’area di rigore 5 o 6 cross di ottima fattura fornendo l’assist per il gol di Candreva, anche lui autore di una partita di grande personalità. Serviva il riscatto dopo la gara contro il Milan nella quale i biancocelesti non hanno espresso quello che Pioli si aspettava. Oggi è stato tutto diverso, a partire dall’avversario che non era di certo il Diavolo rossonero e neppure la squadra vista contro il Parma due settimane fa. Ma è stata brava la Lazio, che ha dimostrato compattezza, è sempre rimasta corta in tutti i reparti ed ha fatto quello che non è riuscita a fare a San Siro tifare in porta e fare gol. La squadra di Pioli può essere una protagonista di questo campionato, ma solo se darà continuità di prestazione, se non si guarderà allo specchio autocelebrandosi come accaduto spesso negli anni scorsi e se non si sentirà appagata da una o più vittorie. La Lazio oltre ai tre punti ha ritrovato un Olimpico dalla propria parte, circa 30 mila tifosi hanno affollato i seggiolini della Curva Nord e degli altri settori, hanno sostenuto la squadra in maniera continuativa e sottolineato, ancora una volta, il dissenso verso la società con molti cori rivolti al presidente Lotito. Non è una novità e non ci sono possibilità possano esserci in senso positivo. Quel che conta però è che Pioli oggi ha visto la sua Lazio, che nonostante qualche timidezza di troppo a centrocampo si è mossa bene. Se la strada intrapresa viaggiasse su binari sicuri, Klose e compagni viaggerebbero senza troppi problemi ma con la Lazio può succedere di tutto e proprio quando sembra intrapresa la strada più giusta si può inciampare, per questo serve sempre essere concentrati e mai narcisi.
