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  • Leccemania:| Manca solo la cattiveria?

    Leccemania:| Manca solo la cattiveria?

    Svoltare facendo la conta degli infortunati: è il destino di Eusebio Di Francesco nei prossimi due match con Genoa e Milan, dai quali i tifosi giallorossi si aspettano una inversione di marcia. In infermeria stazionano Ferrario, Julio Sergio, Carrozzieri e - novità - anche Di Michele, che lamenta un problema muscolare alla coscia sinistra. Se a questo elenco aggiungiamo i nomi di Oddo e Olivera non ancora al top, e poi anche quello di Muriel, in perenne conflitto con la bilancia, allora sono comprensibili le difficoltà del tecnico in un momento molto impegnativo della sua carriera e della stagione giallorossa. Quella leccese non è la difesa più battuta del campionato, ma se poco ci manca è anche colpa di una campagna acquisti poco oculata nella quale, per i noti problemi di bilancio, si è pescato dal fondo del barile.

    Oddo e Carrozzieri, arrivati gratis, sono gli anelli mancanti che fino ad ora hanno deluso, e dai quali ci si aspettava invece un salto di qualità che non c'è stato. Il primo lamenta una condizione fisica precaria già evidenziata in maglia rossonera: contro il Cagliari ha giocato i suoi primi 90' con la spia della benzina sempre accesa, e si è affidato al 'mestiere' per sopperire ai limiti fisici. Il secondo si è infortunato il 21 agosto scorso dopo 11 minuti contro il Crotone e non si è ancora ripreso, come egli stesso ha dichiarato di recente. Se a questo si aggiungono la fragilità di Ferrario ed un Esposito che ha 'stiracchiat'’ la sufficienza solo contro il Bologna, allora Di Francesco può contare su ben documentate 'attenuanti' specifiche a sua discolpa.

    Altre note dolenti vengono dagli attaccanti, che dopo cinque giornate di campionato non hanno realizzato una sola rete. In 450' il Lecce ha tirato nello specchio della porta avversaria 22 volte (4,40 tiri ogni 90'), e gli unici tre gol realizzati portano la firma di tre centrocampisti: Giacomazzi, Grossmuller e Mesbah, mentre il 'tiratore scelto' Di Michele, quello che da solo regge tutto il reparto, ha concluso cinque volte senza successo. Troppo poco, ma anche troppo isolato lì davanti. Insomma, problemi in quantità industriali per risolvere i quali forse non basterebbe neanche il solito 'risultato positivo' che aggiusta ogni cosa. In settimana si è udito quotidianamente il coro: 'Occorre più cattiveria agonistica'. Ma i tifosi hanno la sensazione che ci voglia molto di più.

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