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  • Leccemania:| Il sogno di Serse

    Leccemania:| Il sogno di Serse

    Voltare pagina in fretta ed iniziare un nuovo campionato. Per farlo il Lecce si è affidato a Serse Cosmi, sperando che la sua carica emotiva, psicologica, la tenacia e le motivazioni che da sempre hanno contraddistinto il suo calcio possano far presa sugli abulici giocatori giallorossi e condurli alla seconda salvezza. La voglia di riscatto accomuna tutti: il diretto interessato, finito ai margini del calcio che conta dopo le esperienze negative di Brescia, Livorno e Palermo; i giocatori, che rischiano l'anonimato a loro volta se la stagione dovesse rivelarsi totalmente fallimentare; la società, infine, che dopo avere sbagliato clamorosamente e ingenuamente programmi e attori protagonisti tenta di salvare il salvabile con una nuova conduzione tecnica.

    Ma risalire la classifica partendo dal fondo è il compito tutt'altro che facile che attende 'l'uomo del fiume' come egli stesso si è definito nel suo romanzo autobiografico. Cosmi sa benissimo che l'impresa - perché di questo si tratta - è ardua, complice un calendario impegnativo che metterà a dura prova le sue capacità. Ha voluto fortemente Lecce ed il Lecce, ha vissuto il Salento prima da turista ed ora anche da allenatore coronando un sogno già raccontato ai leccesi in tempi non sospetti, il 20 ottobre 2007, quando col suo Brescia (in serie B) sconfisse al Via del Mare i giallorossi di Papadopulo (1-2) che poi avrebbero vinto il campionato. In quella occasione, nel dopo partita, Cosmi confessò ai giornalisti: 'Un giorno vorrei allenare il Lecce. Ci spero, e prima o poi potrebbe accadere'.

    La sorte è stata benevola e lo ha accontentato nel momento più difficile per lui e per la squadra. E la difficile gavetta che lo ha portato dal torneo dei bar di Pontevecchio alla Coppa dei Campioni potrebbe dargli una mano a gestire con la giusta esperienza una situazione fin troppo incasinata. 'Ho la possibilità di conquistare un traguardo che avrebbe il sapore dell'impresa, dimostrando non solo a me stesso che posso dare ancora tanto dal punto di vista professionale - il suo programma -. Sarebbe riduttivo e retorico promettere soltanto impegno che per me rappresenta solo la base da cui partire'. In bocca al lupo mister.

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