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  • Leccemania:| Lacrime salentine

    Leccemania:| Lacrime salentine

    Ha raccontato di avere pianto, di avere provato emozioni prima e dopo i fischi. Poi ha preso cappello contro De Canio equivocando un 'assist' verbale del tecnico giallorosso. Si può ridere di tutto, ma del calcio mai. Il rapporto tra Fabrizio Miccoli ed il Lecce è entrato nella conflittualità dopo la punizione al 47' del primo tempo ed il relativo eurogol che ha indotto i tifosi del Via del Mare ad intonare una colonna sonora di disappunto nei suoi confronti. Il 'Romario del Salento' andava in crisi ogni volta che aveva di fronte le maglie giallorosse, e adesso ci si è messo pure De Canio a complicare un rapporto che da sogno rischia di trasformarsi in incubo.

    Nel pre-gara di Lecce-Palermo il tecnico giallorosso con tono chiaramente ironico aveva lasciato intendere una promessa fatta dall'attaccante del Palermo, ma a stretto giro di posta è arrivata la risposta piccata del diretto interessato che lo ha sconfessato aggiungendo una ciliegina difficile da digerire: 'De Canio mi ha dato fastidio con queste sue affermazioni sulle promesse. Se la società aveva intenzione di acquistarmi in questi 15 anni avrebbe potuto farlo, ma non è stato così'.

    Probabilmente Miccoli non indosserà mai la maglia giallorossa e la favola che ha fatto sognare i tifosi leccesi rischia di non avere un lieto fine, complici i due gol firmati dal bomber tascabile proprio al Lecce ma sopra tutto la sceneggiata napoletana a contorno che ha indispettito i tifosi salentini. Al Via del Mare domenica scorsa i commenti in tribuna erano del tipo: 'Va bene la professionalità e tanto di cappello al giocatore, ma la presa per i fondelli (per la verità è stato usato un altro termine) no'. 

    E giù col paragone del leccese Francesco Moriero che il 27 settembre 1997 in Lecce-Inter (1-5) con la maglia nerazzurra indosso evitò di fare due gol a Lorieri. I fatti. Il 15 marzo 2009, stadio 'Barbera' di Palermo e prima panchina giallorossa di Gigi De Canio. Il Lecce precipitava in B, i rosanero stazionavano a metà classifica. Dopo aver lasciato tirare  un rigore a Cavani sul parziale di 2-2 Miccoli prende palla sul filo del fuorigioco e con un bel diagonale fa 'secco' Rosati. Non esulta, si porta la maglia agli occhi e fa il gesto di asciugare lacrime che in realtà nessuno vede.

    Il dramma psicologico si è ripetuto domenica scorsa, identico il finale, ma questa volta i tifosi giallorossi non hanno gradito: 'D'ora in poi nasconderò il mio affetto per questa terra - ha chiarito da Palermo -, l'attaccamento al Salento, al Lecce, sono una cosa personale. Quando mi sono trasferito al Benfica, andai dal presidente Semeraro, chiedendogli di prendermi a Lecce, ma non se ne fece niente. Il Benfica ha pagato il prestito 900mila euro, onestamente non penso che il Lecce non potesse permettersi quelle cifre'. Due argomenti in un unico intervento per sottolineare il 'crack' col Tacco d'Italia.

    A sua volta Gigi De Canio si è sentito in dovere di chiarire il senso del suo intervento ribadendo il tono ironico, chiedendo addirittura scusa se qualcuno avesse equivocato le sue parole, e la favola fa già scorrere i titoli di coda. Non ci sarà nessuna festa di San Valentino tra Miccoli, il Lecce ed i suoi tifosi. Nemmeno in futuro. Come in ogni romanzo d'amore che si rispetti, la passione sembra stia lasciando il posto all'indifferenza, con buona pace del diretto interessato.

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