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  • Lega Pro: storia di Daniel Beccaro, che ha come idolo Paolo Maldini e sogna di vestire la maglia del Milan

    Lega Pro: storia di Daniel Beccaro, che ha come idolo Paolo Maldini e sogna di vestire la maglia del Milan

    • Angie Borromeo

    Il prossimo 16 gennaio compirà 21 anni, Daniel Beccaro, difensore di scuola padovana, in prestito alla Santarcangelo calcio, attuale capolista in Lega Pro, seconda divisione girone A, alla 14ma giornata ha registrato 14 presenze di fila con la squadra emiliana.

    Buongiorno Daniel, con la tua squadra state dominando questo campionato e avete raggiunto il primo posto in classifica. Secondo te, a chi va il merito di questo successo?

    Il merito è di tutta la squadra guidata dal Mister Fabio Fraschetti.  Penso che il punto di forza sia da ricercare proprio all’interno della compagine. Siamo un gruppo molto unito, compatto, organizzato, in forma. Tra di noi ci capiamo al volo, andiamo molto d’accordo e ci aiutiamo a vicenda. Quindi se non dovesse arrivare uno a fare qualcosa, arriva in aiuto l’altro. Io mi sono inserito benissimo e sino ad ora ho giocato tutte le partite, per 90 minuti, a parte la gara a Renate, dove sono stato costretto ad uscire, alla fine del primo tempo, per una fastidiosa influenza.

    In questo campionato, quali avversarie  potrebbero infastidirvi?

    Le squadre da temere sono il Mantova, Alessandria, Spal Torres. Penso che  siano le squadre più forti. Sarà una bella lotta.

    Quali sono le tue migliori caratteristiche tecniche e come vieni utilizzato dal tuo allenatore Fabio Fraschetti?

    Il Mister preferisce utilizzarmi nei suoi schemi come terzino destro, anche se, in passato, il mio ruolo è stato difensore centrale. Penso di essere più bravo in copertura che in spinta, ma, ad ogni modo, sto cercando di migliorarmi anche in avanti.  

    Hai un fratello gemello, Christian, di ruolo terzino, con il quale sei cresciuto nella Primavera del Padova. Come nasce la vostra passione di giocare a calcio?

    E’ stato nostro padre, accanito tifoso milanista, a trasmetterci la passione per e ad iscriverci a scuola calcio. Con Christian abbiamo iniziato a giocare all’età di sei anni e siamo rimasti insieme sino all’ultimo anno di primavera nel Padova. Poi, l’anno scorso, mio fratello ha giocato alla Pro Patria, dove non ha trovato molto spazio, anche a causa degli infortuni, che lo hanno perseguitato per tutta la stagione. Quest’estate ha deciso di giocare in Eccellenza ad Abano. Alcune squadre sono interessate a lui, tra cui il Real Vicenza, e, quindi, mi auguro che presto possa rientrare a giocare tra i professionisti come merita. Mentre il mio esordio come titolare risale all’anno scorso in occasione della gara Santarcangelo-Bassano. Ero molto emozionato, ma, allo stesso tempo, sono rimasto controllato e concentrato.

    Cosa ti piace fare nel tempo libero quando non giochi?

    Da quando ero bambino, gioco solo a calcio. Non ho neanche completato gli studi per dedicarmi alla carriera calcistica, anche se mi riprometto di riprenderli al più presto, privatamente, per conseguire il diploma. Il tempo libero lo trascorro con gli amici. Sono un single “obbligato” perché nessuna mi vuole (Daniel ride, ndr). 

    Se potessi scegliere una squadra di massima categoria in cui giocare, quale sarebbe?

    Il  cuore mi dice Milan perché realizzerei il sogno che ho sin da bambino. Anche se quando arrivi a quei livelli come professionista, saresti orgoglioso di vestire la maglia di qualunque squadra, in quanto sono tutte blasonate e forti.

    C’è un giocatore a cui ti sei ispirato?

    Si. Sin da bambino il mio idolo è stato Paolo Maldini, che ho preso come modello da seguire. Attualmente, sto apprezzando le doti tecniche di Andrea Barzagli, mentre Thiago Silva lo reputo, al momento, il migliore difensore al mondo.

    C’è la possibilità che, a fine stagione, terminato il prestito, tu possa rientrare nel Padova a giocare o ci sono altri programmi?

     La speranza è quella di rientrare a casa perché Padova è dove sono cresciuto, ma dovrò sentire la società per sapere quali decisioni intende assumere. Qui, in Emilia, a Santarcangelo, in questi due anni, mi sono trovato benissimo e, quindi, non nascondo che mi piacerebbe restarci, soprattutto in caso di promozione della squadra. Per la mia carriera sarebbe un bel percorso.

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