Calciomercato.com

  • Oriali: no alla Fiorentina, ecco perché

    Oriali: no alla Fiorentina, ecco perché

    • Luca Cellini

    I bene informati della finanza italiana sono pronti a giurare che sia stata un'idea suggerita da Luca Cordero di Montezemolo all'amico Diego Della Valle. Ed effettivamente come assist non era male, il nome di Lele Oriali come nuovo dirigente della Fiorentina. Ai primi contatti fra le parti, avvenuti ad inizio primavera, si sono susseguiti incontri e telefonate nell'ultimo mese. Oriali si è detto dapprima affascinato dall'opportunità di tornare a vivere e lavorare a Firenze, dopo l'esperienza da calciatore fra il 1983 e il 1987 all'ombra della cupola del Brunelleschi, salvo poi, davanti alla prospettiva di trovarsi senza la possibilità di scegliere il tecnico e i collaboratori, mostrare segnali di insofferenza, e poi, ieri sera, a dire il suo definitivo 'no' al club gigliato.

    Da uomo di calcio tutto d'un pezzo, Oriali non ha acconsentito al fatto che fossero i fratelli Della Valle a scegliere il nuovo allenatore. Scelta che doveva ricadere su Claudio Ranieri, ma gli insulti indirizzati a quest'ultimo da gran parte dello stadio domenica scorsa potrebbero far cambiare strada agli imprenditori marchigiani. Oriali, soprattutto, non ci stava a confrontarsi con una dirigenza formata da persone assolutamente stimabili ma non certo profondi conoscitori di calcio, come il presidente Mario Cognigni e l'amministratore delegato Sandro Mencucci. Come in ogni club che si rispetti, Oriali cercava un pool con cui ponderare le scelte per la Fiorentina del futuro, e avere effettivo potere decisionale - e magari anche di firma - sull'allenatore e la squadra.

    Il 'no' di Oriali a Firenze e alla Fiorentina è una bocciatura sonora all'idea di società che hanno in mente i fratelli Della Valle, e la dimostrazione di come la programmazione e l'organizzazione, nel mondo gigliato, siano solo parole e non fatti concreti. Un peccato davvero, perchè Lele Oriali avrebbe incontrato fra i tifosi gigliati un'ottima accoglienza, visto che è sinonimo di professionalità e di fiorentinità, alla luce come detto anche dei suoi trascorsi in maglia viola, ma sarebbe stato anche una garanzia di rilancio.

    Altre Notizie