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  • Lerda salvo:| Cairo a casa, tribuna ultrà

    Lerda salvo:| Cairo a casa, tribuna ultrà

    Sgrigna uomo match: gol e assist.
    Orgoglio Toro, Lerda salva il posto.
    I granata battono l'Ascoli dopo un avvio choc.

    La serata capovolta del tifo granata.
    Ultrà in tribuna, Cairo davanti alla tv.
    La contestazione contro il patron non si ferma: "Devi vendere".

    La partita più surreale del Toro si giocava in anticipo sugli spalti e vedeva la sconfitta del presidente granata, rimasto a Milano per evitare pericolosi contatti con quei 500 tifosi traslocati dal cuore della Maratona al primo anello Ovest per contestarlo da vicino. Un'occupazione legale, visto che gli anti-Cairo compravano regolare biglietto dopo aver annunciato la protesta "presidenti per una notte", con la chiara richiesta di cessione della società.

    Annusato il clima e consigliato dalla Questura torinese, il numero uno granata decideva di restare a Milano (dopo aver annullato la sfilata del settore giovanile) ed evitare di fare esplodere una pericolosa polveriera. «Se vogliamo, resti a Milano» era l'urlo della Maratona traslocata, seguito subito dal «Noi siamo la minoranza» e «Vendi il Torino, bast... vendi il Torino». I cori coloriti non mancavano, così come i volantini «Cairo vattene» e «Rifiuto Urbano» più le sciarpe giallonere. Uno spicchio compatto, colorato e rumoroso che faceva da contraltare a un Olimpico vuoto (seimila presenti), freddo e grigio.

    Nello stadio al rovescio le forze dell'ordine e gli steward vigilavano con discrezione sulla contestazione, senza dover mai intervenire. Neanche il gol sciagurato, incassato dopo appena 72 secondi, faceva esplodere la protesta. Anzi, il sostegno alla squadra era incessante fino al 23' del primo tempo, quando la mancata reazione e la poca grinta mostrata dai giocatori facevano arrabbiare la "tribuna ultrà". Gli insulti erano per tutti, colpivano anche il diesse Petrachi, e sfociavano nei classici «Andate a lavorare» e «Ma le palle le avete o no?» Il gol di Sgrigna, quattro minuti dopo, evitava il peggio e dal rientro negli spogliatoi iniziava la seconda partita del Toro e del suo tifo. Meno cori contro Cairo e sostegno incondizionato alla squadra per far scoccare la scintilla giusta per spingere la squadra verso la vittoria col gol di Iunco.

    «I tifosi alle nostre spalle hanno capito lo sforzo della squadra e ci hanno aiutato - commenta Franco Lerda - ma mi spiace che il presidente non sia potuto venire allo stadio. Ci teneva, mi ha chiamato dopo la partita e abbiamo commentato la vittoria insieme. Ha detto, "Porca miseria, anche stavolta abbiamo preso un gol subito", ma era soddisfatto e ha fatto i complimenti a tutti. La risposta positiva è anche per lui». Visto il risultato, magari adesso qualcuno vicino a Cairo chiederà al presidente di non venire più allo stadio. Non più per motivi di ordine pubblico, ma per la classica scaramanzia che il patron conosce bene e che nel calcio conta più degli schemi.
     


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