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  • Lippi: 'Questa Juve più spregiudicata della mia'

    Lippi: 'Questa Juve più spregiudicata della mia'

    Marcello Lippi parla di Juve al Corriere dello Sera

    NUOVO MODULO – "Il cambio di modulo è arrivato al momento giusto, a testimonianza che Allegri è un tecnico con delle idee e sa cogliere il momento in cui vanno messe in pratica. Le idee però le devono avere anche gli altri". 

    DYBALA – "Una volta Ravanelli fece un gesto da lontano e io poi dissi che era rivolto a un suo amico in tribuna: sono cose che succedono spesso e Allegri fa bene a sottolineare soprattutto l’importanza che ha il riconoscimento della dignità di chi entra al posto tuo, che fatica come te in settimana, forse anche di più". 

    ANALOGIE CON LA SUA JUVE E L'ITALIA – "Del Piero faceva tutta la fascia, gli altri due si alternavano, ma davano anche loro una mano. Questa Juve è più spregiudicata, ma vedo che il sacrificio si accompagna all’entusiasmo dei protagonisti, che si rallegrano della qualità delle loro giocate. Anche nei supplementari del 2006 contro la Germania c’erano Iaquinta, Totti, Del Piero, Gilardino. Non si giocava più a centrocampo, era attacco contro difesa. E la nostra era in stato di grazia, con Gattuso e Pirlo davanti. L’analogia con questa Juve sta nella forza della difesa". 

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