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  • Lippi: 'Sigaro, whisky e dvd dopo Italia-Francia'

    Lippi: 'Sigaro, whisky e dvd dopo Italia-Francia'

     

    Domani, su Premium Calcio, nuovo appuntamento con "La tribù del calcio". In questa puntata la trasmissione propone un'intervista a Marcello Lippi, che torna indietro nel tempo fino a quando, sulla panchina della Juventus, disputò 4 finali di Champions League e dichiara: “Nella prima finale, che giocammo contro l’Ajax, finiti i supplementari c’era la fila di giocatori a chiedere di battere i rigori e io dovetti solo sceglierne 5. E vincemmo. A Manchester, invece, dopo l’ultima finale giocata contro il Milan, non c’era un giocatore che si offrisse di battere il rigore. C’era chi salutava la fidanzata, chi si voltava dall’altra parte. Insomma, capii che lo stato d’animo non era quello giusto. E infatti perdemmo”.

    “Mi è stato rimproverato – continua Lippi – di aver giocato 4 finali di Champions e di averne perse 3. Nessuno considera che in tutte queste occasioni la Juventus aveva vinto lo Scudetto una settimana prima di giocare la finale, mentre le nostre avversarie avevano la Champions come obiettivo unico e un mese per prepararla. Comunque, l’unica finale persa che giocammo veramente sotto tono fu l’ultima, quella col Milan a Manchester. Col Borussia pagammo dazio per piccoli particolari, come Peruzzi che alla vigilia prese l’aereo per andare a vedere la bimba appena nata, mentre col Real Madrid, perdemmo perché Mijatovic fece un gol in fuorigioco”.

    In merito al trionfo, sulla panchina dell’Italia, al Mondiale in Germania del 2006, ricorda: “Con la Juve ho fatto incetta di scudetti e coppe più o meno importanti, ma non c’è niente di paragonabile al trionfo come cittì della Nazionale. Mi trovai a capo di un gruppo straordinariamente forte, che partita dopo partita accumulava energia positiva e la trasformava in forza e sicurezza. E, se è vero che nelle prime 5 partite superammo avversari non trascendentali come Ucraina, Australia, Repubblica Ceca, è altrettanto vero che in semifinale battemmo la Germania nel suo covo di Dortmund, davanti a 75.000 tedeschi che ti zittivano, giocando la miglior partita di tutto il Mondiale, e coronammo poi il tutto nella finale contro la Francia”.

    E a proposito dei festeggiamenti post Mondiale, Lippi confessa: “Tornai in albergo, mi chiusi in stanza, presi un sigaro, un bicchiere di whisky, misi il dvd nel televisore e mi riguardai tutto: le chiacchiere del pre partita, la partita, e tutto il dopo partita, e bevendo e fumando feci le 6 del mattino. Senza mai dormire. Per me, un festeggiamento coi fiocchi!”.

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