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  • Lippi: 'Sorpreso dal ritiro di Ferguson'

    Lippi: 'Sorpreso dal ritiro di Ferguson'

    Ai microfoni di Radio Sportiva è intervenuto Marcello Lippi, per commentare l´addio di Sir Alex Ferguson alla panchina del Manchester United: "Non me l´aspettavo. Non pensavo che dentro di se avesse la voglia d smettere. Ci ho parlato tante volte anche negli ultimi anni e mi ha sempre detto che il calcio era la sua vita e che non aveva troppa voglia di tornare a casa dal "comandante", ovvero sua moglie. Una persona con la sua cultura, con la sua intelligenza e con la sua cultura può fare tutti i lavori che vuole. E´ giusto che vada in giro per il mondo per rappresentare il calcio, non solo lo United. La prima volta che l´ho conosciuto facevamo parte di un comitato degli allenatori più importanti d´Europa e mi ricordo che mi disse di essere rimasto impressionato dalla concentrazione dei giocatori della mia Juve nel tunnel prima della gara. Tante volte mi ha detto che prendeva da esempio la Juventus per la costruzione del suo grandissimo Manchester. Ci sono tante sfide che ricordo. Io non parlo inglese, e lui parla un inglese molto particolare e quindi avevamo sempre bisogno dell´interprete. Poi abbiamo scoperto che parlavamo il francese e da li abbiamo preso a comunicare così. C´è stato un grandissimo rapporto. Ci scambiavamo bottiglie. Lui mi mandava whisky e io gli spedivo vino italiano, che lui gradiva molto. Parlavamo di tutto. Alex si è trovato nel settore giovanile questa colata incredibile di fuoriclasse ma la sua enorme abilità è stata quella di saper cambiare sempre, vincendo con grandissima continuità. Personalmente avevo una predilezione per Scholes".

    Sull´erede: "Una domanda da un milione di sterline. La sensazione è che andranno su un allenatore inglese. Moyes è un ottimo allenatore, è un mio amico anche lui".

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