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  • LITTLE ITALY Bonetti: 'Scozia, Romania e Zambia... Mayuka il nuovo Eto'o'

    LITTLE ITALY Bonetti: 'Scozia, Romania e Zambia... Mayuka il nuovo Eto'o'

    • Federico Zanon

    Un allenatore con la valigia in mano. A calciomercato.com Dario Bonetti, ex difensore di Sampdoria, Roma, Milan e Juventus, ci racconta la sua avventura sulla panchina dello Zambia. Ma non solo.

    Cosa spinge un allenatore ad emigrare per allenare?
    Ci sono diverse ragioni e l'aspetto economico non è il fattore determinante. Scegliere un'avventura all'estero è motivo di crescita personale e ti dà la possibilità di confrontarti con culture e modi di vita diversi e con un modo di intendere il calcio differente dal nostro.

    Nella sua carriera è stato in Ungheria, Romania e Zambia. Qual è stato l'avventura migliore a livello lavorativo e umano?

    Da quando sono allenatore sono stato in Scozia (Dundee Fc) ,Ungheria (Sopron), Romania (Dinamo Bucarest) e sulla panchina della nazionale dello Zambia. Sono state tutte esperienze lavorativamente molto positive e umanamente molto importanti, questo grazie al rapporto con i giocatori e con la parte buona del tifo, quella che rispetta il tuo lavoro. Difficile dire quale sia stata la parentesi migliore, da ognuna di esse ho imparato qualcosa.

    Dove ha avuto maggiori difficoltà? Di che tipo?
    Ovviamente ci sono stati momenti difficili e le cose non sono sempre andate bene. Mi sono scontrato con con qualche dirigente della Dinamo Bucarest (soprattutto con il presidente Cristian Borcea e con la famiglia Becali, che pretendeva che alcuni giocatori sotto la loro procura giocassero con continuità per poi essere ceduti all'estero ndr)  e non ho avuto sempre un rapporto idilliaco con il presidente della federazione dello Zambia. Le motivazioni sono state sempre le stesse, l'opposizione al mio ingaggio e la continua ostruzione durante il periodo lavorativo. Anche in situazioni difficili e tese ho sempre cercato di lavorare duramente e seriamente per ottenere i risultati.

    Con lo Zambia ha raggiunto l'obiettivo, la qualificazione alla Coppa d'Africa 2012, ma non è stato confermato alla guida. Per quale motivo?
    Con i ragazzi abbiamo fatto un grande lavoro, chiudendo in testa il girone di qualificazione davanti a Libia e Mozambico, con 13 punti in 6 giornate. In Africa meglio di noi hanno fatto solo Ghana e Costa d'Avorio. Dopo le elezioni presidenziali di settembre con la caduta di Ruphia Banda, con il quale avevo un buon rapporto, la federazione mi ha esonerato, facendo quello che avrebbe voluto fare molti mesi prima. Nonostante i risultati ottenuti e il traguardo della fase finale della Coppa d'Africa raggiunto, nonostante l'ottimo rapporto con i giocatori e con la gente.

    Quanto è stato difficile conoscere e selezionare i giocatori?
    Non è stato semplice perchè non ho avuto il supporto dalla stessa federazione. Le informazioni erano spesse incomplete e imprecise.

    Oltre ai due Katongo e all'attaccante Mulenga, ci sono altri giocatori interessanti tra le file dello Zambia?
    Ci sono tre giocatori già pronti per l'Europa. Mweene Kennedy portiere classe 1984 che gioca in Sudafrica con la maglia del Free State Stars, il 21enne Stoppila Sunzu difensore centrale dello Zanaco ed Emmanuel Mayuka, attaccante del '90 che gioca in Svizzera con lo Young Boys. Potrebbe essere il nuovo Eto'o.

    Sono state delle qualificazioni sorprendenti, con Nigeria, Camerun, Egitto e Sudafrica che non prenderanno parte alla fase finale di coppa D'Africa. Come se lo spiega?
    E' un gran bel segnale, tutto il movimento sta crescendo fisicamente e tatticamente, il gap tra le "grandi" e le "piccole" e' inferiore a qualche anno fa. Attenzione al ritorno del Senegal....
     


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