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  • Liverpool-Man United, l'arbitro è di Manchester: se accadesse in Italia?

    Liverpool-Man United, l'arbitro è di Manchester: se accadesse in Italia?

    • Alessandro Di Gioia
    I tifosi del Liverpool si sono infuriati per la designazione arbitrale in vista del prossimo match dei Reds, il derby d'Inghilterra contro il Manchester United: Anthony Taylor, il referee designato, abita infatti ad appena 6 km di distanza dallo stadio dei Red Devilsl'Old Trafford. Tuttavia il regolamento lo consente: la gara, una tra le più sentite nel Regno Unito, andrà in scena lunedì 17 ad Anfield. La PGMOL, acronimo di Professional Game Match Officials Limited, società incaricata alla designazione degli arbitri per le partite di Premier League, ha selezionato incredibilmente un arbitro nato e cresciuto nella periferia sud di Manchester. 

    NON E' LA PRIMA VOLTA... - Non mancano comunque Oltremanica precedenti simili, tra i più recenti quello risalente al 2014 quando in seguito a Manchester City Liverpool, Brendan Rodgers si lamentò perché l'arbitro era di Bolton, cittadina a pochi km da Manchester. Lo scorso aprile a Kevin Friend, tifoso del Bristol City trasferitosi da qualche anno a pochi km da Leicester, è stata prima assegnata e poi tolta la direzione di Tottenham-Stoke City perché avvistato più volte sugli spalti del King Power Stadium a seguire il Leicester con alcuni amici. Gli arbitri infatti a inizio stagione compilano un questionario evidenziando la loro città di nascita, la residenza e la squadra che tifano: ma chi può essere sicuro del fatto che tutti dicano la verità? Pensate cosa accadrebbe in Italia, in uno Juve-Napoli con un arbitro di Torino, o viceversa: il putiferio sarebbe inimmaginabile. 

    I PRECEDENTI IN ITALIA - Eppure, i precedenti anche nel Belpaese non mancano: in passato Paolo Casarin, arbitro mestrino di nascita ma milanese di adozione, diresse un derby della Madonnina, con uno strappo alla regola che vuole arbitri non della stessa sezione delle due squadre. Stessa cosa in Empoli-Fiorentina, con Braschi, nativo di Prato (prima era provincia di Firenze), come fischietto. Della serie, tutto il mondo è paese, ma fino ad un certo punto.

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