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  • Livorno-Modena: si evita lo scontro solo grazie al buon senso del giornalista!
Livorno-Modena: si evita lo scontro solo grazie al buon senso del giornalista!

Livorno-Modena: si evita lo scontro solo grazie al buon senso del giornalista!

  • Gaetano Loisi

Fare il giornalista in trasferta a volte comporta spiacevoli disagi, come quello odierno ai danni di due colleghi dell'emittente modenese 'E' TV'. Allo stadio 'Picchi' di Livorno il clima era caldo già in chiusura di primo tempo a causa dei due gol annullati ai padroni di casa. Al 90' il Livorno vinceva 2-1 sul Modena, ma nei cinque minuti di recupero concessi dal sig. Cervellara di Taranto gli emiliani riescono a pareggiare la partita e guadagnare un punto che sembrava ormai perso. Proprio al 94', sul gol del pareggio, il giornalista modenese racconta al microfono l'impresa dei gialloblù, con la gioia che un cronista locale normalmente manifesta. Un tifoso seduto nelle file davanti si alza in piedi e inizia a prendere a calci la postazione, e insultare a distanza ravvicinata il giornalista che, un po' intimidito e un po' imbarazzato (con il microfono aperto...), cerca di fingere indifferenza.

Il tifoso si allontana insultando anche i familiari del cronista, che a quel punto chiede educatamente di non offendere nessuno poichè 'lui ha solo commentato il gol senza offendere Livorno, i tifosi o i loro familiari'. Mentre il primo tifoso se ne va, dopo averlo ripetutamente guardato con aria minacciosa, prende la parola un secondo tifoso, che invita il giornalista ad 'abbassare la testa', 'stare attento' e 'non farsi più vedere a Livorno'. Purtroppo nonostante la buona educazione da parte del collega, il tifoso livornese continua ancora ad insultarlo coinvolgendo anche... la madre del giornalista. Ad un tratto si alza e prova a tirargli uno schiaffo, per poi trattenersi e dirgli 'se sei uomo, ci vediamo all'uscita'. A questo punto il giornalista modenese gli spiega che 'se questo è il tuo ideale di uomo allora io non lo sono, perchè non alzo le mani contro altre persone'. La vicenda per fortuna si chiude così, soprattutto grazie al buon senso del giornalista. Un episodio che riguarda solo due tifosi sugli oltre quattromila presenti oggi allo stadio, che certamente va valutato con le dovute misure, però è bene cogliere l'occasione per ricordarsi i limiti del tifo, e che il sabato e la domenica un giornalista in trasferta non è lì per fare 'il tifoso', ma per lavorare...

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