Provare per crederci. Il Livorno dopo aver affrontato l'Inter al 'Meazza', prima della sosta, è chiamato a vedersela nel giro di poche settimane con tutte le altre big della serie A, a partire dalla Juventus che pochi giorni prima di una gara fondamentale per il cammino in Champions, contro il Copenaghen, scenderà in Toscana per archiviare la pratica nel più breve tempo possibile. Una missione evidentemente non titanica, anche se il Livorno, per detta del suo tecnico e dei suoi giocatori 'prepara tutte le gare per giocare e, se possibile, vincere'. Chiaro che un'affermazione del genere fatta quando poi la domenica successiva arriva la Juventus può stridere per chi la sente, ma coloro che hanno potuto prendere atto dell'atteggiamento degli amaranto in campo in questo primo scorcio di stagione avranno sicuramente notato come non sia facile giocarvi contro, si tratta infatti di una squadra ben messa in campo e disposta in maniera egregia da un allenatore tra i migliori della sua generazione.

A questo, nota non da poco, va aggiunto che il Livorno pronto ad affrontare la Juventus sarà sorretto e spinto da un Armando Picchi che vestirà quasi completamente a festa. Uno stadio con l'abito buono esaurito in ogni ordine di posto. E' vero, ci saranno certamente tanti juventini 'infiltrati' nelle schiere amaranto, ma starà al buon senso delle persone, obiettivo che in Italia talvolta rischiamo di inseguire invano, cercare di far passare agli spettatori una bella domenica di calcio e non chissà che cosa. Insomma, la lotta salvezza prosegue. Per il Livorno non passa certo dalla gara contro gli uomini di Conte, probabilmente non passava neanche dalla sfida pre-sosta in quel del Meazza con l'Inter. Allora, evidentemente, potremo dire così: non si cerca punti, ma solide convinzioni per una parte centrale di stagione senza ombra di dubbio fondamentale. Poi, se arrivasse anche qualche mattoncino per costruire la permanenza in categoria, difficile affermare che non sarebbe ben accetto.