Colpi last minute. Il mercato del Livorno è stato nel limbo per alcune settimane e poi, sul finire del tempo a disposizione, ha cominciato a decollare, con l’arrivo in riva al Tirreno di elementi del calibro di Emeghara e Biagianti, gente di valore, esperta, così come Rinaudo e Coda. Il presidente Aldo Spinelli, lo si voglia o no, ha mantenuto le promesse che aveva fatto a fine stagione scorsa, quando disse apertamente di voler rimanere in serie A per cinque anni, dichiarando al contempo che avrebbe rinforzato la squadra e confermato l’allenatore della promozione.

Così è stato, e anche se durante il mese di luglio e per parte di agosto ci sono state più trattative andate male che concluse bene, adesso poco importa. Dispiace solo per l’allenatore che adesso, dopo la seconda giornata, dovrà lavorare a cottimo per quindici giorni facendo inserire i nuovi e provando a trasmetter loro tutte le peculiarità e l’importanza del gruppo, il reale fattore che lo scorso anno, in serie B, ha consentito al club amaranto di tornare nell’Olimpo del pallone.

Adesso, con la squadra quasi completa (entro le 23 di lunedì 2 potrebbe arrivare un esterno sinistro) il focus si sposterà sul campo, con il debuttante Nicola chiamato a stupire ancora, come già ha fatto pochi mesi fa quando, con alle spalle solo un paio di stagioni in Lega Pro da allenatore, ha sorpreso la platea della cadetteria, con il bel gioco e l’atteggiamento. I miracoli, si sa, talvolta possono anche ripetersi.