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  • Lukaku non è all'altezza della Juve

    Lukaku non è all'altezza della Juve

    • E.T.
    Dopo i primi botti iniziali che hanno portato a Torino Daniel Alves e Miralem Pjanic, la Juventus ha tolto il piede dall'acceleratore del mercato e si è presa il giusto tempo per valutare le mosse future. Un difensore sicuramente a rriverà e se partirà Paul Pogba anche un grande centrocampista rinforzerà la rosa a disposizione di Massimiliano Allegri. Ciò che è certo è che, però, il club bianconero sta cercando di trovare sul mercato un sostituto di Alvaro Morata.

    IL DOPO MORATA - Il ds Fabio Paratici e il vice-presidente Pavel Nedved sono stati (e sono per quanto riguarda Paratici) gli inviati della Juventus in Francia e Stati Uniti per seguire Europei e Coppa America. Tante le relazioni ottenute, tanti i giocatori visionati. Cavani convince (nonostante il fallimento dell'Uruguay) così come Gabriel Jesus (eliminato presto con il suo Brasile). Alexis Sanchez si è dimostrato trascinatore con il suo cile, mentre i pochi minuti a disposizione di Batshuayi hanno convinto la Juventus a lasciare al Chelsea la strada spianata. 

    LUKAKU NON E' DA JUVE - Chi continua a rimanere in ottica Juventus è però l'attaccante dell'Everton, Romelu Lukaku. La punta titolare del Belgio è da sempre sui taccuini del club bianconero, ma il rendimento in questo Europeo ha rafforzato ancora una volta di più le enormi perplessità che riguardano l'attaccante rappresentato da Mino Raiola. Il super agente raramente sbaglia e si assicura sul mercato i giocatori di maggior talento. Eppure questo Lukaku non è all'altezza della Juventus. Se il fallimento con la maglia del Chelsea poteva essere imputato alla difficile convivenza con Josè Mourinho (un altro che raramente sbaglia), durante l'Europeo Lukaku ha confermato che non è (o perlomeno non lo è ancora) l'attaccante adatto a diventare l'elemento aggiunto del mercato della Juventus. Sempre in ritardo di almeno un tempo di gioco, statico (seppur fisicamente importante) in area di rigore e, puntualmente, colpevolmente assente nel momento del maggiore bisogno. Lo è stato nella partita inaugurale contro l'Italia quando si è divorato a tu per tu con Buffon la più clamorosa delle palle gol, lo è stato anche nella sfida decisiva contro la Svezia dei gironi ma, soprattutto, lo è stato anche nella serata di ieri quando, sia sull'1-1, che con il Belgio sotto di un gol, è risultato un peso contro il Galles. Un affare che alla Juventus non conviene dal punto di vista tecnico e ancor meno dal punto di vista economico. Riuscirà Raiola a convincere di nuovo tutti?

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