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  • Ma Guardiola con l’Atletico che farebbe?

    Ma Guardiola con l’Atletico che farebbe?

    Tre anni, tre eliminazioni in semifinale di Champions. Una delusione. Perché il Bayern Monaco, la squadra tecnicamente migliore al mondo assieme al Barcellona, non può restare tanto tempo lontano dalla finale. Anche se può apparire paradossale, per Guardiola è un piccolo fallimento, nonostante stia per conquistare la terza Bundesliga di fila: il suo predecessore Heynckes, infinitamente meno celebrato di lui, nel 2013 vinse tutto.
     
    Guardiola, con il Barcellona, ha mostrato al mondo un calcio nuovo, tutto possesso e accelerazioni: dopo l’Olanda di Michels e il Milan di Sacchi, è stata la terza rivoluzione. Ma Pep ha sempre allenato squadre di una forza pazzesca. Il Barcellona nel suo quadriennio era indiscutibilmente la squadra migliore del mondo e i risultati sono arrivati a pioggia, sotto la spinta soprattutto (ma non solo) di Messi; il Bayern è quasi a quel livello eppure in Europa non è mai giunto al traguardo.
     
    La semifinale di Monaco ha mostrato una squadra che ha tenuto palla e creato molto, il Bayern, e una che si è qualificata con una grinta senza limiti, un’organizzazione tattica impeccabile, un po’ di astuzia. Abbiamo ascoltato l’ennesima lezione di estetica calcistica da parte di Sacchi, che ha esaltato la squadra di Guardiola al cospetto di quella di Simeone. Molte analisi vanno in questa direzione e trattano il Cholo quasi come un profanatore del tempio, l’uomo che con la scimitarra combatte il calcio divino. La domanda - per ora senza risposta - è questa: come giocherebbe Simeone se avesse Messi e Iniesta, oppure Ribery e Lewandowski, anziché i suoi buoni calciatori rimediati in giro per l’Europa spesso a prezzi semistracciati, o raccolti quando sembravano finiti? Pensiamo ad esempio all'ex juventino Tiago, protagonista due anni fa, o all'ex rossonero Torres.
     
    Ma, ancora più di questa, la domanda è: cosa farebbe, come giocherebbe, quali risultati otterrebbe Guardiola se avesse in mano i calciatori dell’Atletico Madrid? Terrebbe palla settanta minuti su novanta, arriverebbe in porta ogni cinque minuti con scambi palla a terra, insomma divertirebbe il mondo oppure...

    Sacchi fece la rivoluzione con una squadra stellare, il Milan. La sua Nazionale giocò bene molto raramente benché fosse fortissima (gli italiani di quella mitica squadra rossonera più Baggio, Vialli - finché non lo fece fuori - e qualche altro campione comunque disponibile benché poco utilizzato, tipo Mancini, Signori, Zola). Naufragata la nave azzurra, non ha mai più combinato niente. In sintesi: ha lasciato una traccia nella storia del calcio, ma solo con i fuoriclasse. Perciò oggi non vorremmo vedere Guardiola sulla panchina del City, al quale ha già presentato una lista della spesa da ristorante di lusso, ma alla guida di una squadra 'normale'. Come l'Atletico Madrid, sì. Sicuri che divertirebbe i Colchoneros e non gli avversari?
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    Stefano Agresti

    @steagresti

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