Alzarsi in piedi e applaudire. C’è poco altro da fare di fronte al miracolo sportivo del Leicester: una macchina perfetta diventata il sogno realizzato di chiunque creda anche nell’impossibile. Per merito di Claudio Ranieri e dei suoi ragazzi straordinari, un capolavoro che nasce con il lavoro sul campo, nella testa di ogni singolo giocatore… e con un occhio al calciomercato. Sì, perché nell’elogiare qualsiasi merito di questo club, di questo gruppo e del suo allenatore, c’è anche da raccontare il dietro le quinte di tantissimi acquisti che in molti casi si sono rivelati più che riusciti. Affari a costo bassissimo, scommesse, investimenti. E incroci con il mercato italiano tutti da scoprire. Perché nella favola Leicester c’è anche tanto mercato; basti pensare che al 20 luglio scorso, conferenza di presentazione di Ranieri, la metà delle domande furono sul rinnovo dell’adorato Esteban Cambiasso, che ormai aveva già scelto l’Olympiacos. Il calcio è strano… 

LO STRANO CASO DI MAHREZ - Ma il calciomercato lo è ancora di più. Basti pensare a Riyad Mahrez, 25 anni, stella del Leicester per tecnica, colpi, fantasia. Un gioiello fondamentale che ora piace a mezza Europa e ha decuplicato il suo valore, essendo stato pagato poco più di 1 milione di euro. Avremmo potuto vederlo in Italia per pochi spiccioli: dopo il Mondiale in Brasile con la sua Algeria, il ds della Roma Walter Sabatini lo fece seguire per più volte da vicino essendosene invaghito. Poi, tra modulo e scelte tecniche, la Roma ha mollato la presa nonostante avesse avviato i contatti con l’entourage del ragazzo. Peccato. Prima ancora, gennaio 2014, fu il Torino a sfiorare il colpo grosso: Petrachi ha sondato la situazione con il Le Havre, club dove Mahrez si è messo in mostra. Ma il ragazzo ha rivelato: “Mi voleva fortemente il Torino, insieme a un paio di club francesi. Io ho scelto il Leicester senza dubbi, mi affascina il calcio inglese”. Peccato, vero? Oggi vale più di 25 milioni di euro. 

DA KANTE' A FUCHS - Queste curiose trame di mercato toccano vari club italiani: al Napoli del ds Bigon, nel febbraio del 2015, è stato offerto N’Golo Kanté, oggi accostato ai top club europei tra cui la Juventus. All’epoca era al Caen, ritenuto troppo alto il suo prezzo; Ranieri invece ha spinto per prenderlo in fretta e ha avuto ragione, 8 milioni di euro benedetti, oggi il prezzo è quasi triplicato. “Gioca col motorino”, raccontava Claudio, sorpasso a Inler da subito nelle gerarchie. Che affare! Anche la Juventus poteva pescare un jolly del Leicester di oggi, in passato: Christian Fuchs, classe ’86, non può essere un rimpianto quando hai Alex Sandro. Ma per la prima Juve di Conte, nel 2011, fu più di un’idea di mercato: contatto diretto con lo Schalke per prenderlo, non si chiude l’operazione, il Leicester ha investito su questo laterale mancino di gran rendimento. Chissà se a Pescara invece si mangiano le mani per Ulloa, l’uomo che è sempre al posto giusto nel momento giusto: il ds Delli Carri con i soldi della cessione di Verratti provò a chiederlo in prestito all’Almeria, che vendeva solo a titolo definitivo. Peccato. Arrivò la meteora Vukusic, al Leicester invece coccolano l’ottimo (e costoso, a dire il vero: 10 milioni!) Ulloa. Storie di mercato, intrecci speciali di un’impresa speciale, di un sogno diventato realtà. Anche grazie a questi affari. Chapeau, Leicester. 

Fabrizio Romano

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