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    • Maida: signori della Curva, tornate allo stadio. A mani vuote e cuore pieno

    Maida: signori della Curva, tornate allo stadio. A mani vuote e cuore pieno

    Avranno tratto lo spunto per qualche riflessione i signori delle curve che da tempo disertano lo stadio Olimpico di Roma? Si saranno chiesti così, en passant, se abbia ancora un senso mettere in scena questa polemica un po’ futile e un po’screanzata davanti alle immani tragedie che stanno sconvolgendo il mondo in questi giorni? Certo, non c’è alcuna connessione possibile tra il visionario pazzo che voleva far saltare lo stadio St Denis in cambio di un soggiorno gratuito con sette vergini paradisiache e gli scioperanti del foro italico. Per carità, non mescoliamo tanto per ottenere un frullato di niente, ma quello che potrebbe e dovrebbe succedere, prefetti o non prefetti, è un ritorno alla normalità che tutti dovrebbero inseguire e difendere con i denti.
     
    I signori della curva, non solo quelli di stanza a Roma, hanno una grande occasione per dare un segnale, piccolo ma pur sempre significativo, tornando allo stadio a mani vuote e cuore pieno ripensando a quei boati che hanno scosso la partita amichevole tra Francia e Germania. Fino adesso, pensateci un attimo, quei botti da stadio non ci facevano troppa paura essendo riconducibili a qualche petardo di quelli che esplodono festosi a Capodanno. Adesso invece il nostro udito non più assuefatto ci trasmetterà indizi di paura. Tutti hanno il dovere di fare qualcosa, anche poco ma qualcosa. Difendiamoci, difendetevi.

    Enrico Maida

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