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  • Maifredi a CM 'Scudetto, Juve favorita; Inter, che delusione! E su Jonathas...'

    Maifredi a CM 'Scudetto, Juve favorita; Inter, che delusione! E su Jonathas...'

    • Salvatore Siviero

    Gigi Maifredi è partito dalla panchina dei dilettanti del Real Brescia, arrivando a portare il Bologna in Coppa UEFA, guadagnandosi così la stima di Luca Cordero di Montezemolo che lo volle nella Juve del rinnovamento. Istrionico, guascone e mai spigoloso, non riuscì a dare alla Vecchia Signora dell’inizio anni ‘90 i risultati sperati. Il suo battesimo avvenne in un San Paolo stracolmo, contro uno di nome Diego Maradona. Oggi è al Brescia da consulente tecnico. Il calcio che gli piace fare parte dai giovani, che a Brescia sembra trovino attenzione e occasioni giuste per crescere. Così a Calciomercato.com

     
    Mister Maifredi, anche se non fa più l’allenatore ci viene di chiamarla così. Da dove cominciamo a parlare del suo amatissimo calcio? Facciamo così, partiamo da quel 1° settembre 1990, Supercoppa Italiana contro il Napoli di un certo Diego Maradona.
     
    “Diego in campo era incredibile. A chi lo ha visto giocare, e come me, magari anche affrontato, non puoi fare la domanda che circola oggi su Messi e la possibilità che lo abbia superato. Si, perché non c’è paragone. Diego era più di un fuoriclasse. Un giocatore che riusciva a pensare e fare cose che per gli altri erano impossibili. E poi, quello che mi è rimasto impresso, è il suo comportamento con i compagni. Mai una volta che sgridasse qualcuno per un passaggio sbagliato!”
     
    Lei incontrò Diego e il Napoli sulla panchina della Juventus. Non è certo da tutti sedere da allenatore sulla panchina bianconera.
     
    “Sì e chiaramente è un vanto. Erano gli anni ’90. Quella Juventus non era quella di oggi. Era una squadra sperimentale, e non aveva le spalle coperte. Avevamo Roberto Baggio, che era un campione assoluto, ma non c’è nessun paragone con quello che si sta costruendo oggi a Torino. “
     
    La Juve di oggi quindi lei come la vede nella corsa scudetto?
     
    “Spero facciano i dovuti scongiuri a Torino, ma io la vedo più favorita del Milan. Il lavoro della famiglia Agnelli e la grande capacità di Conte stanno cementando le ambizioni di scudetto. Oggi la Juventus è solida e credo possa pensare con serenità ai grandi traguardi.”
     
    Se la Juve è indirizzata allo scudetto, come stanno Milan, Inter e Napoli, protagoniste dello scorso campionato, e quest’anno in Champions?
     
    Il Milan ha meno sicurezze dei bianconeri. L’Inter è la grossa delusione della stagione, anche se può andare molto avanti in Champions. Il Napoli sta facendo male in campionato, ma è protagonista inatteso in Europa. E poi, la società di De Laurentiis sta facendo benissimo fuori dal campo. Con il Brescia, e non è un mistero, c’è un rapporto buonissimo, direi quasi preferenziale. Per noi è un vanto avere a che fare con il Napoli. “
     
    E allora veniamo al “suo” Brescia. Ambizioni, giovani talenti e futuro della società. Ce ne parla?
     
    “Il Brescia è in linea con quanto detto ad inizio stagione: una tranquilla salvezza. Stiamo facendo bene nonostante ci siano in squadra tanti giovani, e siamo molto fiduciosi per il futuro.”
     
    Il futuro del Brescia è anche nel mercato, che a quanto pare è sempre molto attivo e produttivo.
     
    “Direi di si. I nostri giovani piacciono ai grandi club. La riprova viene da operazioni importanti come quelle fatte con Leali, il nostro portiere, destinato alla Juventus, o quelle di Juan Antonio e Berardi ceduti alla Sampdoria. Ma in casa abbiamo anche grandi individualità che già fanno molto parlare come il terzino Daprelà, Salamon e El Kaddouri che sono dei buonissimi centrocampisti, e Jonathas che ha già fatto vedere cosa vale come attaccante in serie B.”

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