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  • Malagò 'gela' Tavecchio, ecco perché

    Malagò 'gela' Tavecchio, ecco perché

    Oggi la Giunta del Coni annuncerà come verranno divisi gli oltre 400 milioni di euro in contributi che il Comitato Olimpico destina ai vari sport. Nel 2017 sorrideranno tutte e 44 le federazioni tranne una: il calcio. Che deve registrare un taglio di 4,5 milioni rispetto all'anno scorso anno, passando da 37,5 milioni a 33 milioni di euro.

    La Repubblica evidenzia il grande freddo tra il numero 1 del Coni, Malagò e il presidente della Figc, Tavecchio, deluso per la scelta: "Non ce l'aspettavamo". Il taglio segue quelli degli ultimi due anni. Nel 2015 la prima sforbiciata di 22.6 milioni: da 68,8 a 46,2. Poi, l’anno scorso altro taglio da 2,3 milioni. In tutto, la Federcalcio ne ha persi 30 in tre anni. Inevitabile pensare a quando un mese fa fu il calcio a togliere fondi al Coni: l’8 novembre un emendamento alla legge di bilancio cancellava la Fondazione mutualità della Figc, facendo sparire i contributi prelevati dal miliardo di diritti tv che il calcio versava al Coni (ma l’anno scorso aveva rinunciato alla propria quota, 6 mln). Per il mondo del calcio significava potersi dividere qualcosa come 120 milioni, concedendo alla Federcalcio l’1 per cento del totale, che non aveva fino all’anno prima: 10 milioni. 

    Insomma, al calcio poteva andare peggio: lo dice anche Malagò: "Se ti offro di mangiare una buona pasta e speravi in un pesce fresco, magari ti dispiace. Ma se io ti spiego che rischiavi pane e salame...", la sintesi del numero 1 del Coni per dire che al calcio poteva spettare anche meno, senza quel margine discrezionale del 20 per cento che il presidente si è auto conferito.
    Ma in via Allegri non ci stanno. Per tre motivi: secondo la Figc una larga parte di quei 400 milioni li produce proprio il calcio. Che si sente una federazione pesante soprattutto dal punto di vista sociale, visto che a beneficiare dei contributi non sono le star di serie A ma gli 850mila tesserati minorenni del mondo del pallone (sotto forma di strutture). Poi i risultati: quelli sportivi, con le nazionali giovanili tutte alle fasi finali. E gli eventi internazionali ottenuti: "Ci assegneranno gli Europei under 21 e ospiteremo 4 partite dell’Euro 2020", rivendica Tavecchio. 

    Hanno pesato le medaglie, nonostante il prossimo non sia anno olimpico: i criteri del sistema di calcolo hanno premiato infatti per il 70 per cento i risultati di Rio, impossibile sorprendersi allora se tra i 30 presidenti federali che brinderanno a un aumento, i più “ricchi” saranno Barelli, numero 1 del nuoto e nemico giurato di Malagò, del volley e del tiro a volo, che ha portato 4 ori e tre argenti (miglior risultato di sempre). 

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