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  • Mancini, Icardi e Handanovic: i tre casi che l'Inter deve risolvere

    Mancini, Icardi e Handanovic: i tre casi che l'Inter deve risolvere

    • Marco Demicheli
    La stagione 2016/2017 dell'Inter non è iniziata sotto i migliori auspici. Dopo appena due settimane di lavoro, la società nerazzurra ha già diverse questioni da risolvere, che riguardano in particolare gli uomini più rappresentativi della squadra. A cominciare dall'allenatore, Roberto Mancini, che a più riprese in conferenza stampa ha fatto trasparire il suo malessere, soprattutto per quanto riguarda le scelte di mercato. I continui messaggi d'amore per Yaya Touré - quando invece il neo-proprietario Zhang Jindong preferisce puntare su giocatori più giovani - è solo un esempio. Il contratto in scadenza tra meno di un anno, poi, non fa che alimentare una situazione tutt'altro che serena, nonostante le parole distensive del presidente Thohir.

    DA WANDA... - Oltre all'allenatore, anche il capitano dell'Inter, Mauro Icardi, è finito nell'occhio del ciclone. La moglie - e agente - Wanda Nara, non ha fatto mistero della delusione del marito - e assistito - per non aver ricevuto l'aumento di ingaggio che "gli era stato promesso". La showgirl argentina ha fatto anche i nomi di squadre interessate al centravanti classe '93, dall'Atletico Madrid al PSG, passando poi alle italiane Napoli e Juventus. Anche in questo caso, Thohir ha cercato di tranquillizzare tutti dichiarando l'incedibilità di Icardi, ma è chiaro che serva un faccia a faccia per arrivare a un accordo.

    ...A HANDA - Ma non è finita qui. Nella migliore Inter della scorsa stagione, quella che fino alla pausa invernale è stata prima in classifica, il punto forte è stato il reparto difensivo. Appena 11 gol subiti in 17 giornate, che se non contiamo i 4 presi tutti in una volta con la Fiorentina fanno 7 in 16. Tra le certezze c'era Samir Handanovic, una vera e propria saracinesca che permise alla squadra di Mancini di raggiungere la vetta della Serie A a suon di 1-0. Oggi anche il numero 1 sloveno non si può considerare un punto fermo della rosa nerazzurra. "Qui le cose non sono andate come mi aspettavo e non sono soddisfatto - le parole di Handanovic al Corriere dello Sport -, pensavo di vincere all'Inter, ma non ci sono ancora riuscito. Ci sono stati due cambi di proprietà, molti giocatori che sono arrivati e poi sono partiti, una generazione di campioni che ha smesso e allenatori sostituiti. Sono deluso per non aver ancora giocato la Champions, pensavo di farlo con l'Inter, ma rimane un mio obiettivo. Penso di rimanere, ma il calcio e il mercato sapete come funzionano". Parole che suonano come un'ulteriore campanello d'allarme per i tifosi nerazzurri. E soprattutto per i dirigenti, che durante il tour americano avranno di che lavorare per risolvere queste situazioni prima che si trasformino in una spirale che rischia di condizionare tutta la stagione dell'Inter.

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