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  • Mancini perde l'ironia, l'Inter saluta lo scudettino, ma Mancini ha una scusante

    Mancini perde l'ironia, l'Inter saluta lo scudettino, ma Mancini ha una scusante

    L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport analizza la gara tra Inter e Sassuolo e spiega come - per i nerazzurri - una vittoria sarebbe stata importantissima dal punto di vista psicologico. Ma la "rosea" giustifica il tecnico jesino ed evidenzia un fattore su tutti: al contrario di Di Francesco, Mancini ha avuto ancora poco tempo per amalgamare perfettamente tutti i singoli a sua disposizione:

    "Un altro 1-0! Ma questo non fa arricciare il naso agli esteti, non provoca l’ironia del Mancio vincitore, non desta le polemiche degli sconfitti o dei rivali in corsa. Questo, il decimo, fa male. Perché l’Inter stavolta la partita la perde e con la partita saluta pure lo scudettino d’inverno. Obbiettivo platonico finché si vuole, però avrebbe di sicuro fortificato la convinzione di potercela fare in una squadra che rispetto alle altre di vertice ha un evidente handicap di partenza: è stata completamente stravolta dal mercato estivo. Ricordiamocelo. Quando si applaude, giustamente, all’organizzazione del Sassuolo, corsaro nero (e pure verde) di una giornata sfortunata per i nero-azzurri, bisogna considerare i tempi di lavoro: Di Francesco è all’opera da più stagioni con lo stesso nucleo base. Oggi si gode un pressing asfissiante e incessante (complimenti vivi ai preparatori atletici), punto di forza di una formazione compatta nel suo movimento collettivo, difficile da cogliere scoperta. Non è un caso, quindi, che il Sassuolo abbia sbancato San Siro dopo aver messo sotto Napoli, Juve, Lazio e aver impattato contro Roma e Fiorentina: la zona Europa se l’è ampiamente meritata".

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