Calciomercato.com

  • Mancini: 'Champions? Siamo in linea coi programmi. Vi dico i cinque titolari'

    Mancini: 'Champions? Siamo in linea coi programmi. Vi dico i cinque titolari'

    Contro il Chievo l'Inter è tornata a vincere, ora deve confermarsi contro l'Hellas Verona. Nella conferenza stampa alla vigilia parla Roberto Mancini: "Cinque titolari? Juan Jesus, Handanovic, Kondogbia, Icardi e Murillo. Medel in difesa al posto di Miranda? E' basso, ci saranno Pazzini e Toni. Penso a giocatori più alti. Meno spazio per Jovetic? Mi chiedete sempre perché non gioca uno. Abbiamo sei attaccanti e ne possono giocare solo tre. A volte quattro se siamo sotto. Tutti hanno fatto bene, tutto sono a disposizione e possono giocare. Terzini? Ho messo Santon nel derby perché si allenava bene, ha fatto bene nel primo tempo ed è calato nella ripresa. Non era sparito, si era fatto male ed è stato fuori fino a Natale, con la Lazio è rientrato in panchina. Doveva ritrovare la condizione".

    FIDUCIA IN KONDOGBIA - Mancini si sofferma sul centrocampista ex Monaco: "Kondogbia? Pesa la cifra spesa, probabilmente la sente anche lui. Ma gli va dato tempo, andrà valutato a fine campionato. Quando migliorerà fisicamente diventerà molto bravoIo credo molto nel giocatore, è giovane e può migliorare molto, è il suo primo campionato in Italia. Deve adattarsi, ci vorrà dle tempo, ma diventerà un grandissimo centrocampista. Fa cose buone poi magari si perde, ma è una cosa normale. Melo? Ha fatto benissimo quando è arrivato poi un calo dopo che è stato espulso non giocando, ha sempre fatto il suo. Icardi? Mi soddisfa. Non possono giocare in sei tutti insieme, anche Icardi è stato in panchina, io sono soddisfatto. Penso che Mauro abbia dei margini di miglioramento enormi, vale per tutti i ragazzi più giovani che stanno crescendo".

    PASSI AVANTI - Si torna sulla vittoria col Chievo: "Abbiamo fatto un'ottima partita. Anche contro il Milan fino al rigore sbagliato. Con il Chievo abbiamo lavorato bene, c'è sempre da soffrire alla fine perché non chiudiamo le partite. In Italia contano i risultati, tutti sono condizionati dal risultato finale e non si ricordano quanto successo in partita. Con il Chievo abbiamo giocato bene, non ha fatto neanche un'azione nel primo tempo. In Italia è difficile giocare bene come si può fare in Spagna, qui difendono bene e non c'è molto spazio. La Champions e il mio futuro? In questo campionato abbiamo fatto benissimo, poi c'è stato un calo, abbiamo un po' buttato via quanto di buono avevamo fatto, ma siamo in linea con i nostri programmi. Dobbiamo pensare al presente. Montoya? Mi dispiace per lui, posso capire la situazione, un giocatore che non gioca si demoralizza, lui non ha giocato molto, a dicembre ha giocato e fatto anche bene, ma capisco il suo momento. E' un bravo ragazzo, gli auguro tutto il bene. Arbitri permalosi con gli allenatori? Io penso che solo in Italia squalificano gli allenatori, in nessun altro paese li buttano fuori e li squalificano a meno che non si faccia qualcosa grave. In inghilterra e in Turchia non sono mai stato espulso, parli normalmente con il quarto uomo. Perché pochi gol? Perché a volte dobbiamo essere più precisi, più cattivi. Quando capitano le occasioni bisogna cercare di chiudere le partite. Il calcio è così, magari con una mezza punta fai tanti gol. Mauro i suoi li farà, domenica ha avuto tante occasioni, ha preso anche una traversa. Speriamo di farne di più. Ora siamo in un momento sfortunato. Il portiere avversario para tutto, la palla non entra. Se crei 24 occasioni da gol, un paio di gol devi farli".
     

     

    Altre Notizie