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  • Inter, inizia il ritiro a Riscone: il clima

    Inter, inizia il ritiro a Riscone: il clima

    • Pasquale Guarro, inviato a Riscone di Brunico
    Un po’ come essere al primo giorno di scuola: è iniziato così il ritiro a Riscone di Brunico della squadra nerazzurra, tra volti alla ricerca di sicurezze e tifosi (pochi) che dimostrano di aver assorbito il clima di incertezza che alberga nello stesso Roberto Mancini. Stamane, l’intero ambiente si è svegliato sotto i colpi tuonanti dei quotidiani: “Mancini ha il mal di pancia”, il tecnico jesino non sembra appagato dai progetti della nuova società, che ha intrapreso la strada verso la costruzione di una giovane Inter, mentre l’ex City rimane convinto che uomini di una certa esperienza, oltre che di carisma, siano fondamentali per conseguire i traguardi che gli vengono imposti dall’alto. 

    TRIPLICE NO - Tre rifiuti sono bastati a far crollare ogni certezza, Suning ha bocciato sia Touré che Zabaleta e congelato - per il momento - la trattativa che potrebbe portare a Candreva: troppi (per la società di corso Vittorio Emanuele) i 25 milioni di euro richiesti da Lotito per un calciatore ormai alla soglia dei 30 anni. Tre pedine che lo stesso Mancini si era accuratamente premurato di scegliere con attenzione, preparando il terreno dei dirigenti nerazzurri con le solite telefonate (ormai rituali) verso i suoi prescelti. Ma questa volta a nulla sono servite, perché la dirigenza cinese non sembra intenzionata ad ascoltare più di tanto i desideri del tecnico. 

    VENIRSI INCONTRO - A tutto questo si aggiunge che la questione rinnovo non è stata mai neanche sfiorata. Non un dettaglio da poco, visto e considerato che la stagione è alle porte e che non pare iniziare sotto i giusti presupposti. Il malcontento generale è tangibile e la sensazione è che tutto questo possa sistemarsi solo se entrambe le parti inizieranno a venirsi incontro in qualche modo: tradotto in parole povere, Mancini dovrà “accontentarsi” di qualche giovane in più, l’Inter - nei limiti del possibile - dovrà garantire almeno un paio di nuovi acquisti d’esperienza. Una situazione che andrebbe aggiustata nel più breve tempo possibile, perché proseguire su questo binario non conviene a nessuno: né all’Inter, che non può permettersi nuovamente il rischio di non centrare il traguardo Champions, né a Mancini, che inizia a non godere più dell’immunità verso l’ambiente che lo aveva precedentemente accolto con grandi aspettative. 

    LA PRESENTAZIONE DELLA ROSA - Intanto domani sera (ore 21.00) l’Inter presenterà al pubblico presente a Brunico la nuova rosa, ancora priva di 8 elementi e in attesa di quei colpi di mercato che tutti si augurano. Quest’oggi erano solo un centinaio i tifosi presenti al centro sportivo, ma si spera che domani il numero possa essere sensibilmente maggiore, magari rincuorati da qualche certezza in più. 

     

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