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  • Manzini si racconta: 'Quanti ricordi, ma che gol Nesta contro il Milan'

    Manzini si racconta: 'Quanti ricordi, ma che gol Nesta contro il Milan'

    Uno dei volti storici in casa Lazio: Maurizio Manzini è stato team manager della squadra biancoceleste dal 1988. Si racconta in una lunga e toccante intervista al Tempo, partendo dalla banda Maestrelli: "Dentro quello spogliatoio accadeva di tutto, soltanto un grande uomo come Maestrelli poteva portare a termine un’impresa simile. Il mister era rispettato da tutti, soprattutto da Giorgio Chinaglia, quella era una banda di matti". Indimenticabile è anche il gruppo guidato da Fascetti che riuscì a salvarsi dalla C. A Roma ancora tutti ricordano i ragazzi del -9: "Se siamo ancora a grandi livelli lo dobbiamo a loro, ma soprattutto a Giuliano Fiorini, un ragazzo meraviglioso. Un boato come quello che c’è stato al suo gol con il Vicenza all’Olimpico, non s’è mai più sentito, roba da far tremare le gambe". La prospettiva cambia con l'arrivo di Cragnotti anche se il successo indimenticabile per Manzini è la Coppa Italia del 2013 vinta in finale contro la Roma: "È cambiata all’improvviso la dimensione, abbiamo viaggiato tanto e vinto parecchio. I successi sono tutti belli e indimenticabili, ma da laziale permettetemi di dire che il 26 maggio 2013 non lo dimenticherò mai, è stata la gioia più grande della mia vita. Lotito? La Lazio sarebbe sparita senza il suo aiuto, a differenza di De Laurentis e Della Valle, il presidente non ha fatto fallire la società. Anzi, ha mantenuto marchio e salvato la storia". Stasera all'Olimpico la Lazio ospita il Milan e la mente torna alla finale di Coppa Italia del 1998 vinta in rimonta per 3-1 grazie al gol decisivo di Nesta: "Esultai in maniera incredibile, ci sono ancora le immagini tv che ogni tanto passano. Saltai talmente alto che rischiai di strapparmi".

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