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  • La Juve ritrova Marchisio quando serve

    La Juve ritrova Marchisio quando serve

    • Nicola Balice

    Fosse il titolo di un film, in questo momento sarebbe 'Scusate il ritardo' di Massimo Troisi. L'importante, però, è farsi trovare al momento giusto nel posto giusto. Così, in fondo, è come se la stagione di Claudio Marchisio fosse iniziata proprio adesso. Recuperato e subito determinante in una fase delicata della stagione, poi scivolato in panchina tra una gestione complicata della propria condizione ed un 4-2-3-1 che lo ha reso l'escluso eccellente di questo new look della Juve. Fuori ritmo e fuori forma almeno apparentemente, spesso fuori formazione soprattutto nelle grandi occasioni indiscutibilmente. Ed ora, più o meno improvvisamente, di nuovo protagonista: per forza e per scelta. Squalificato Pjanic contro il Genoa, ecco che il Principino ha potuto fare le prove di quel che sarà in serate di ben altra portata: in semifinale di Champions a Montecarlo mancherà Sami Khedira, in finale di Coppa Italia con la Lazio mancherà ancora Miralemi Pjanic. Lui ci sarà, ci dovrà essere. E alla prima chiamata, ha già saputo rispondere presente.

     

    SEGNALI POSITIVI Sarebbe servito, servirà, il miglior Marchisio. Lo avevamo detto proprio all'indomani della pesante ammonizione subita da Khedira al Camp Nou (leggi qui). Questo è altrettanto sicuro. Quelle son partite da non fallire, riconquistarsi un posto che Pjanic e Khedira hanno meritatamente saldamente tra i propri piedi non sarà facile. Intanto, aspettando il miglior Marchisio, contro il Genoa si è già visto il miglior Marchisio del 2017. E già non è poco. Avversario modesto, innegabile. Ma il Principino, fascia di capitano al braccio, per 86 minuti ha tenuto ritmi alti in fase di non possesso e pressione, così come è riuscito a far sempre ripartire la manovra dettando i giusti tempi. Riuscendo anche a farsi vedere con continuità nell'area avversaria, inserendosi come ai bei tempi senza far rimpiangere minimamente il bosniaco. Senza la deviazione goffa di Munoz avrebbe segnato lui o sfornato un assist più o meno involontario a Mandzukic, solo la traversa ha poi negato ad un suo bolide di sinistro di regalargli la gioia del gol. Sarebbe stato un giusto premio, poco male in ogni caso perché i segnali necessari li aveva già lanciati, ad Allegri e anche a sé stesso. Contro il Genoa si è rivisto un vero Marchisio. Fatte le prove, dovrà andare in scena proprio quando serve di più.  

    @NicolaBalice


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