«Evidentemente bisogna smettere di dire che in Italia non escono campioni dalla “cantera” - festeggia Claudio Marchisio -. Non è la prima doppietta che faccio in un derby, ne ho fatte altre da ragazzino e anche una tripletta a otto anni, anche se ora conta di più. Conta però essere tornati alla vittoria, dopo la prestazione brutta di Milano brutta sotto tutti gli aspetti, fa bene al morale. La partita non era assolutamente facile, nonostante la differenza di classifica un derby è sempre un derby». Gode per gole vittoria anche Sebastian Giovinco: «È stata una bella serata, è stato importante vincere dopo il passo falso con il Milan. All’inizio non c’era ritmo e quindi abbiamo avuto difficoltà, poi gli episodi sono stati evidenti, eclatanti e la gara si è messa bene». 

 

Fondamentale, per i bianconeri, era riprendere la marcia interrotta a San Siro, in vista della Champions. Marchisio insiste su questo tasto: «È un risultato che ci dà una grande spinta, prima di tutto per il campionato, volevamo riscattarci. A Milano abbiamo giocato senza voglia, senza carattere. Certo, l’espulsione di Glik ha cambiato la partita: era netta Giaccherini ha rischiato davvero di farsi male. Ma questi sono punti pesanti che ci lasciano in testa. Ora a Donetsk, io non ci sarò perché squalificato ma i miei compagni sono pronti per giocare al mio posto». 

 

All’inizio, comunque, la Juve ha sofferto. «Il Toro ha un sistema di gioco difficile da affrontare, è una squadra ben organizzata ben organizzato, ci ha creato diverse difficoltà nei primi 20-25 minuti - riconosce Angelo Alessio -. Ma poi abbiamo subito reagito, con le occasioni di Pogba; con l’espulsione, peraltro ineccepibile, è stata un’altra partita». È stata una Juve tatticamente diversa quella di in campo. «Senza Chiellini, che non era sereno e ha chiesto di recuperare dal problema al polpaccio, abbiamo optato per la difesa a quattro». Chiellini dovrebbe tornare a Donetsk, gara decisiva per la qualificazione. Sarà l’ultima gara in panchina per Alessio, da domenica prossima rientrerà Conte. «Onestamente non vedevo l’ora che tornasse Antonio - sorride il suo vice -. È chiaro che questo è stato un periodo eccezionale, ci siamo alternati Carrera ed io, ma tutte le scelte sono state pianificate da Antonio. Ora archiviamo questa partita, una bellissima partita, con un bellissimo risultato, è chiaro che dobbiamo fare la partita mercoledì».