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  • Dalle scorie con Mihajlovic al sogno Nazionale: Benassi, la Fiorentina deve essere la svolta

    Dalle scorie con Mihajlovic al sogno Nazionale: Benassi, la Fiorentina deve essere la svolta

    • Giacomo Brunetti
    La tappa cruciale per la carriera di Marco Benassi è arrivata: 10 agosto, è mattina e alla Clinica di Careggi a Firenze un sorridente ragazzo si appresta a fare le visite mediche per firmare con la Fiorentina. Tredici milioni di euro più bonus saranno potenzialmente prelevati da Pantaleo Corvino dalle casse viola - rimpinguate dalle numerose cessioni - per dotare Stefano Pioli di un'alternativa in più. Dopo le scorie con Sinisa Mihajlovic, Benassi è giunto al bivio della consacrazione. Il giglio sul petto sarà il suo compagno nell'avventura che potrebbe aprirgli molteplici porte.

    CAPITANO DEGLI ESCLUSI - Alla base del trasferimento a Firenze ci sono i malintesi con il Torino, squadra della quale era diventato capitano a soli ventuno anni. "Negli ultimi due mesi non giocavo più e non sapevo il perché - ha raccontato il centrocampista durante la propria presentazione - e volevo andare via proprio per questa gestione che non mi è piaciuta. Andai a chiedere spiegazioni, altrimenti non conoscevo il motivo". "Dopo l'Europeo Under 21 e le vacanze - ha continuato Benassi - mi sono ripresentato a Torino con voglia di far cambiare idea, ma dopo venti giorni non avevo parlato con nessuno: sono andato da Mihajlovic e mi ha detto che partivo tra le seconde e terze linee. Poi è arrivata la chiamata della Fiorentina". La verità di un giocatore che era divenuto importante per la propria squadra, fino all'inversione di tendenza.

    ALL'IMPROVVISO - E così, dal niente, la società viola ha ufficializzato il suo acquisto. Senza far trapelare nessuna voce, senza temporeggiare. Il classe '94 ha già totalizzato 112 presenze in Serie A, oltre ad aver maturato esperienza in campo europeo grazie al Torino e alle nazionali giovanili. Un tassello valutato fin da subito importante per il centrocampo di Pioli. Fino al colpo di scena, perché la Fiorentina ha deciso di acquistarlo per farlo giocare sulla trequarti, come esterno di destra o centrale. Il 4-2-3-1 non presenta spazi per una mezzala come lui, abituata a giocare in un centrocampo "a tre". Già dalle prime amichevoli, la sua posizione è stata quella di laterale, così come nella prima gara di campionato contro l'Inter, dove Benassi è stato tra i peggiori in campo, forse proprio a causa di quel ruolo ancora così confusionario e poco redditizio.

    ALLA RICERCA DELLA CONTINUITÀ - Una delle "colpe" di cui è stato tacciato l'ex capitano granata è quella di essere discontinuo, sia nell'arco della stagione che dei novanta minuti. Anche su questo dovrà lavorare Pioli, oltre a trovargli la giusta collocazione nel sistema di gioco. Sprecare un patrimonio di questa caratura sarebbe un peccato spietato viste le qualità di cui dispone. In coppia con Badelj o Veretout, magari insieme nello stesso reparto, fino a coinquilino della trequarti con Chiesa ed Eysseric o Saponara: questo è il futuro di Benassi. In cerca della consacrazione, giunto al passo decisivo dove dovrà dimostrare di poter fare la differenza.

    SOGNO NAZIONALE - La prossima estate ospiterà il Mondiale in Russia. Basta questa frase per motivare qualsiasi giocatore, soprattutto se in ottica Nazionale. Anche Marco Benassi vuol provarci, forte della stima di Giampiero Ventura - colui che lo ha plasmato a Torino e che lo ha già chiamato per la gara contro la Macedonia, nella quale non è sceso in campo, in sostituzione di Riccardo Montolivo - ma consapevole della folta concorrenza. Una stagione positiva a Firenze potrebbe rilanciarlo, sebbene una sua convocazione sembri difficile. Ma l'attuale Commissario Tecnico degli Azzurri ha dimostrato di non guardare in faccia nessuno, quindi tentar non nuoce. Anzi.

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