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  • VIDEO Mario Rui: 'Roma da scudetto'

    VIDEO Mario Rui: 'Roma da scudetto'

    Al termine dell'allenamento mattutino nel penultimo giorno del ritiro di Pinzolo, Mario Rui viene presentato alla stampa

    Apre Baldissoni:
    “Ben ritrovati. Siamo qui per presentare un acquisto che è arrivato prima del ritiro. Mario Rui, 188 partite da professionista nonostante i 25 anni, di cui 70 in Serie A. Si è distinto nell’ultimo campionato per essere ai vertici delle classifiche di rendimento. E’ stato espressamente richiesto da Spalletti, che lo ha seguito personalmente per 6 mesi”.

    Che momento sta vivendo la tua carriera ora? Ti sei adattato subito?
    “Arrivare alla Roma è stato bellissimo. I miei compagni mi hanno subito messo a mio agio”.

    Che opinione avevi della Roma?
    “Squadra difficile da affrontare, ci hanno sempre messo in difficoltà. Ma era bellissimo affrontarli”.

    Hai giocato molto nelle nazionali giovanili. Ora vuoi la nazionale maggiore?
    “La vittoria dell’Europeo ha significato molto. Immaginate la nostra gioia. Tra l’altro non abbiamo mai vinto nulla. E’ stato fantastico. Io, essendo portoghese, spero di poter andare in Nazionale”.

    Come vivi l’idea di poter giocare da professionista nella Roma?
    “Tranquillamente. Se la Roma mi ha preso c’è un motivo.

    Qual è la caratteristica che ha convinto Spalletti a portarti a Roma?
    "Sono d'accordo con le parole di Kevin, visto il finale di campionato della Roma, se diamo continuità possiamo lottare con chiunque. Con la Juve ci si gioca solo due volte, cercheremo di affrontarle come due finali, tutto può accadere. Le caratteristiche? Non lo so, chiedete al mister".

    State lavorando col mister per agevolare Dzeko coi cross?
    "Stiamo dando continuità a un lavoro fatto da inizio ritiro, fatot su forza e intensità. Magari più avanti ci alleneremo su altre cose, il metodo per ora è questo".

    Dove senti di dover migliorare? E' l'occasione più grande della tua carriera?
    "Posso e devo migliorare in tutto, ho ancora 25 anni, quindi crescerò, imparerò e migliorerò. Non mi aspettavo una chiamata da un club del genere, è l'occasione di una vita".

    Perchè non sei più stato convocato in nazionale?
    "Non ho mai parlato con la Federazione, giocare in nazionale e rappresentarla è un obiettivo e un sogno, ma penso a far bene prima col mio club, se la chiamata non arriva continuerò a lavorare".

    Hai punti in comuni con Digne o sei diverso da lui?
    "Non mi piace fare paragoni, Digne ha fatto bene alla Roma, io cercherò di fare del mio meglio e scrivere la mia storia".

    Paredes e Skorupski ti hanno parlato già del derby?
    "Non solo loro lo hanno fatto, l'ho sentito dal primo giorno in aeroporto. Sono cose che si sentono fin da subito, non servono spiegazioni. Il derby di Roma è molto sentito e molto importante". 

     

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