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  • Marotta: 'Dani Alves rescinde, grande offerta per Alex Sandro. Douglas Costa? Saremo concreti. Su Donnarumma...'

    Marotta: 'Dani Alves rescinde, grande offerta per Alex Sandro. Douglas Costa? Saremo concreti. Su Donnarumma...'

    Marotta a tutto campo. A margine della presentazione del libro "I veri padroni del calcio" di Marco Bellinazzo l'amministratore delegato della Juventus ha parlato dei principali temi, non solo di mercato. Questo quanto raccolto dall'inviato Andrea Menon: "Abbiamo una squadra che è arrivata in finale di Champions League, riuscire a confermare il blocco sarebbe un traguardo. Ripeto, vogliamo confermare la rosa e ovviamente staremo attenti a quello che potrà succedere".

    DONNARUMMA - "Siete voi che avete fatto un resoconto quotidiano di ciò che è accaduto tra agente, giocatore e Milan. Se ci sono questi regolamenti bisogna prenderli in considerazione. Posso solo dire che prendiamo atto di quello che è accaduto...".

    DOUGLAS COSTA-BERNARDESCHI - "Il mercato entra nel vivo, saremo più concreti nelle prossime settimane. Matuidi? Il discorso vale per lui e per tanti altri giocatori, anche se al momento la priorità è confermare il gruppo che è arrivato a Cardiff".

    DANI ALVES - "Non si tratta di rottura, la motivazione è fondamentale per un calciatore. Dani Alves ha realizzato di voler provare un’esperienza alternativa, faremo una risoluzione consensuale e auguriamo a lui ogni fortuna. Sicuramente c'è amarezza per quanto ha detto, ma confermo che non c'è stata nessuna rottura".

    ALEX SANDRO - "Un’offerta consistente è arrivata. Non abbiamo intenzione di cedere nessuno, ma se un giocatore decide di andare via come si è verificato con noi negli anni passati, alla fine deve andare via perché tenere un giocatore controvoglia non è utile per nessuno. Ma al momento non ci sono situazioni del genere, spero che nessuno vada via”.

    CASO POGBA - "E' un trasferimento dai numeri elevatissimi, quindi è normale che ci fosse un’indagine. Noi abbiamo agito nel pieno rispetto delle norme fiscali e tributarie, abbiamo risposto agli interrogativi che la FIFA ci ha presentato, siamo fiduciosi che non ci sia nessun provvedimento disciplinare”.

    KEAN - "Rappresenta un caso analogo a quello di Donnarumma, le norme attuali sono penalizzanti per i club che vogliono creare attraverso i vivai un patrimonio per il domani. Siamo nella fase conclusiva della trattativa con la famiglia e l’agente, sono ottimista perché tutto si possa concludere al meglio".

    BONUCCI - "E' stato un normale discorso motivazionale tra un primo e un secondo tempo di una finale di Champions, i toni non erano più accesi della normalità. Era Allegri comunque a dettare i temi e a dare le indicazioni per il secondo tempo"

    DONNARUMMA NON E' MALDINI - "Se parliamo di un calcio legato ai sentimenti, mi ha colpito molto la vicenda Donnarumma. Ma se parliamo di un calcio economico, è la normalità, fatta di regole che favoriscono procuratori ed esperti di calciomercato-economia, che sì ti fanno fare i soldi, ma ne puoi rimanere anche vittima di questo ciclo. Se paragoniamo Donnarumma a Maldini e vediamo come tutto sia cambiato, in appena 20 anni. Ora è questo il gioco, che se non viene modificato in prima persona da chi ci lavora diventa un problema, per le società, ma anche per i giocatori. Donnarumma non è uno spot positivo all'estero, per rimanere nell'ottica romantica. L'auspicio, l'ho già detto, è che tutto si concluda positivamente, perchè sia positivo per il nostro calcio. Quindi anche che vesta la stessa maglia per anni".

    RAIOLA  -  "Cos'ha pensato nel momento in cui ha firmato l'Assegno di 20 milioni a Raiola? Indagine nasce perchè il trasferimento ha registrato un numero molto rilevante 105 milioni più 5 di bonus, che può dare adito a certi pensieri. Ma sta tutto nel numero elevato, in cui era prevista la commissione, ma noi siamo del tutto sereni. Quindi ben venga questa indagine".              

    RABIOT - "Chi gioca a calcio lo fa per amore. Quindi penso che avere questo intermediario solo economico sia un problema spesso. Vedo ragazzini che già a 10 anni hanno davanti a loro una pianificazione strutturata con persone preposte. O peggio ancora con i familiari che fanno da agenti e intermediari che creano problemi maggiori, perchè con gli agenti c'è durezza ma competenza, con le persone di famiglia  spesso no. Rimangono poi le regole che pendono dalla parte del calciatore o di chi lo rappresenta. Ingerenze sui trasferimenti capitate? Mi è capitato con Rabiot. Una mamma autoritaria e di competenza che faceva il proprio interesse". 
     

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