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  • Masi a CM: 'Matos un talento, Babacar merita la serie A'

    Masi a CM: 'Matos un talento, Babacar merita la serie A'

    • Luca Cellini
    Si avvicina a lunghi passi in casa Fiorentina l'appuntamento del 3 maggio prossimo a Roma, finale di coppa Italia contro il Napoli, che potrebbe consentire alla società gigliata guidata dalla famiglia Della Valle di tornare ad aprire la bacheca dei propri trofei che al momento può contenere a livello di prestigio soltanto una coppa Italia ed una Supercoppa Italiana a livello di Primavera, ed uno scudetto a livello Allievi e Giovanissimi. Per anticipare alcuni temi dell'atto finale della Tim cup Calciomercato.com ha intervistato il difensore della Paganese, ma di proprietà del Bari, Federico Masi, titolare in quel successo del 30 marzo 2011 contro la Roma, all'Olimpico.

    Che ricordo rimane di quel successo in finale di Coppa Italia Primavera e soprattutto dei successivi festeggiamenti?
    'Ricordo perfettamente tutto! Fu un emozione particolare e bellissima. Riuscimmo a vincere la Coppa Italia all'Olimpico, contro la Roma e di fronte a 25000 persone. Un sogno. Sia a livello personale, in quanto venivo da un brutto infortunio, sia a livello di squadra e di società. Appena finita la partita corsi ad abbracciare i miei cari in tribuna! Nessuno mi toglierà mai quelle emozioni'. 

    A così tanto tempo da quella sera si aspettava che dovessero attendere i Della Valle oltre tre anni per una finale prima a livello Primavera e poi di prima squadra?
    'Il raggiungimento di una finale è il frutto di un lavoro svolto minuziosamente sia a livello societario che di squadra. La Fiorentina ha cambiato assetto societario profondamente e ha risolto tutti i suoi problemi. Dall'esterno non posso che esserne felice'

    Lei è stato compagno di squadra di El Khouma Babacar, quest'anno autore di venti reti in serie B. Lo vede finalmente pronto per una squadra di serie A?
    'Baba penso sia giusto che abbia una possibilità di dimostrare le sue qualità in serie A. Fare 20 gol in B non è da tutti. E poi anche a livello di comportamenti penso che lo meriti'.  

    Solo Piccini dei suoi ex compagni è titolare in serie A. C'è stato qualcosa di sbagliato nei giovani viola dalla vecchia alla nuova gestione del settore giovanile?
    'Non sta a me giudicare se ci sia stato o meno qualcosa di sbagliato. Di sicuro penso che l'obiettivo di qualsiasi settore giovanile sia quello di essere il serbatoio per la prima squadra. E purtroppo non è stato così. Ma questo è un problema di carattere nazionale, poiché si preferiscono molto spesso stranieri a ragazzi che crescono "in casa". A me sembra che solo la Roma a livello di settore giovanile riesca a proporre giocatori da prima squadra. E noi la Roma l'abbia battuta in finale. Forse manca il coraggio di chi deve scegliere'. 

    Si aspettava una crescita così esponenziale di un altro suo ex compagno di squadra, Matos, quest'anno protagonista soprattutto in Europa League?
    'Matos è sempre stato talentuoso. Come dicevo prima, mi auguro che non sia l'unico e che molti altri ragazzi possano avere spazio in prima squadra. Non solo a parole'.  


    Per lei dopo tanta panchina e tribuna al Bari, finalmente una continuità da titolare nella Paganese. Progetti per la medio-breve scadenza?
    'Sono molto felice di aver trovato continuità! Ho ancora un anno di contratto con il Bari. Vediamo quello che succederà. Mi auguro solamente di dar seguito a questa mia continuità di prestazioni'.  

    I suoi ex compagni del Bari si sono esposti con messaggi per richiamare l'attenzione di imprenditori per investire sul club pugliese biancorosso fallito. Si sente di fare un appello anche lei?
    'A Bari ci sono moltissime persone che ho conosciuto e che meritano il meglio. Ora che sembri ci sia uno spiraglio per poter ripartire con il giusto entusiasmo,  sarebbe un peccato far fallire alcune possibile trattative con alcuni investitori importanti'.

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