Calciomercato.com

  • Federico Masi:|Dalla Champions all’addio. Gratis
Federico Masi:|Dalla Champions all’addio. Gratis

Federico Masi:|Dalla Champions all’addio. Gratis

  • L.C.

Dall’esordio in Champions a un lungo tira e molla che lo ha portato definitivamente lontano da Firenze, in pratica regalato al Bari. Quella di Federico Masi è la parabola di una promessa mancata. O meglio, di un campioncino che — un po’ per sfortuna, un po’ per questioni che con il campo di calcio c’entrano davvero poco — ora si trova a dover ricostruire la sua carriera. Lontano da quel colore viola che a 18 anni gli ha fatto assaporare il gusto del torneo più importante d’Europa. Qui arrivò nel 2005, scovato da Pantaleo Corvino nell’Atletico 2000, club laziale dove il giovane difensore centrale, nato a Frascati, ha cominciato a inseguire il pallone. Federico entra nelle giovanili della Fiorentina e stupisce tutti, per il fisico e per il talento. Infatti brucia le tappe: Buso lo promuove in Primavera.

Sembra l’inizio di una bella storia. E il 2008 è l’anno più bello: «Fede» segna al Milan in Primavera, ma soprattutto inizia a frequentare la prima squadra. Prandelli lo apprezza e lo inserisce nella lista B (quella dei giovani) per la Champions 2008/09. L’11 dicembre 2008, a Bucarest, succede quello che ognuno sogna: Prandelli lo fa esordire contro lo Steaua. Appena 3 minuti prima del fischio finale, ma lui tocca il cielo con un dito: ‘È stata una gioia immensa — racconta oggi, mentre si gode le vacanze con la famiglia alla Maddalena — un’emozione così forte che mi fece venire i crampi già dopo uno scatto. La Fiorentina mi è entrata nel cuore e mai mi sarà indifferente. Avevo grandi sogni, anche perché il mister aveva sempre grandi attenzioni per me’.
 Nel 2010, Prandelli se lo porta in tournée in Canada, ma il ginocchio fa crac. I compagni lo rincuorano indossando una maglia con scritto «Forza Fede» e lui riparte dalla riabilitazione a Villa Stuart: Masi rientra in squadra a tempo di record, Mihajlovic lo rincuora e gli apre le porte della prima squadra. Poi l’inizio di una serie di incomprensioni: il giocatore, assistito da Romualdo Corvino (figlio di Pantaleo) opta per il cambio di procuratore e si affida a Pallavicino. Nel frattempo, la Fiorentina resta senza difensori, ma Masi non viene convocato. Il padre Antonio si sfoga: ‘La Fiorentina ha cambiato attegiamento da quando ci siamo affidati a un nuovo procuratore, Corvino ci ha chiesto anche di rescindere il contratto’. La società si è sempre difesa parlando di «scelte tecniche», fatto sta che da quel momento l’enfant prodige si trova catapultato in una battaglia legale e ad allenarsi fuori rosa.
Il resto è storia recente, col prestito al Bari, le poche presenze in B, e l’addio ufficiale alla maglia viola alle buste. A zero euro: ‘Da quando me ne sono andato, la società non l’ho più sentita, non ho avuto contatti neppure con Pradè — aggiunge Masi — speravo andasse diversamente, sognavo di diventare un giocatore importante a Firenze. Mi restano i ricordi, la Champions, il trionfo dell’Olimpico con Buso in Coppa e l’aver fatto parte del gruppo di Prandelli. Era un piacere allenarsi in quella squadra. L’attesa di questi giorni invece la definirei tragicomica: che il Bari mi ha riscattato l’ho letto sul sito viola. Ora però conta il mio futuro. Cerco una squadra che mi dia fiducia e mi faccia dimenticare le amarezze’.(‘Corriere fiorentino’)
 

Altre Notizie