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  • Matri alla Juve, parte il conto alla rovescia

    Matri alla Juve, parte il conto alla rovescia

    Nulla di intentato, sino all’ultimo. Ben sapendo che ormai il tempo stringe, ma armati di sacrosanta buona volontà anche a dispetto di un budget esiguo figlio d’un «passivo significativo». Pochi soldi da far girare, insomma, anche se - chi ne sa - spiega che si possono comunque far girare le facce. Un po’ come le “figu”: Amauri celo, Zarate manca. E allora si prova lo scambio, si contatta Lotito (che però fa il duro). E Matri? Manca anche lui. Meglio: manca soprattutto lui, primo della lista ergo oggetto di trattativa ad oltranza, secondo tempistiche e modalità di intervento che devono essere calcolate e programmate minuziosamente.


    AFFONDO Sfumato Pazzini (se solo l’Inter non si fosse messa di mezzo...), è proprio il rossoblù il tassello ideale per “rattoppare” un reparto offensivo incerottato come mai. Matri giovane (26 anni), duttile tatticamente, dotato di senso del gol, pronto al grande salto. Matri, poi, che non disdegnerebbe affatto - e chi lo farebbe? - la possibilità di diventare punto di riferimento d’un progetto comunque ambizioso, a dispetto delle diffocoltà del momento. Però c’è un però, che si chiama Massimo Cellino. Il patron del Cagliari non è certo il tipo da anteporre gli interessi altrui ai propri, quando si tratta di affari. Ha recepito l’interesse dei bianconeri per uno dei suoi gioielli, ha lasciato aperti margini di trattativa ma ha inequivocabilmente spiegato che al Cagliari Calcio non è periodo di saldi. La Juventus - tramite l’entourage del giocatore, tramite intermediari - ha paventato l’ipotesi di un prestito oneroso con diritto di riscatto: un milione, massimo due subito, eppoi 10 milioni a fine campionato (rateizzati, ovvio). Ha nicchiato, il patron rossoblù. La valutazione di Matri, a suo giudizio, s’aggira piuttosto attorno ai 15 milioni di euro. Quanto alla formula del prestito con diritto, beh: praticabile solo a patto che “l’acconto” sia sufficientemente alto da vincolare l’acquisto definitivo. Tutto secondo copione, insomma: questione di gioco delle parti. La sensazione, comunque, è che proprio in extremis si possa addivenire ad un accordo. Ecco perché le prossime ore si annunciano febbrili al punto giusto sull’asse Torino-Cagliari, passando per le location milanesi del calciomercato.

    LA CHIAVE A tirare la volata a Matri potrebbe essere proprio Amauri. La pista Lazio è complicata a prescindere da Zarate. Lotito ha blindato il suo gioiello anche ieri, subito dopo il successo sulla Fiorentina: «Non è in vendita e non esiste alcuna rottura con il tecnico». Gioco delle parti anche in questo caso? Con i suo collaboratori più stretti, comunque, si è spinto oltre e ha garantito che Maurito non lascerà Roma. Vedremo... Comunque per la Juve è percorribile anche un piano B, slegato dalla Lazio ma sempre vincolato al trasferimento di Amauri. Il centravanti di Carapicuiba col passare delle ore è sempre più intrigato da una “soluzione rigenerativa”: cinque mesi lontano da Torino - magari in un ambiente con meno pressioni - per ritrovare forma e gol. Premier League (West Bromwich, Fulham) o piazze come Palermo e Samp potrebbero essere le occasioni giuste. Ieri qualche sondaggio è partito anche dalla Spagna (Siviglia e Real Saragozza).

    IN DIFESA Nicola Legrottaglie tra stasera e domani darà una risposta al Cesena (proposto un biennale). In caso di “no, grazie”, il centrale potrebbe rimanere a Torino fino a giugno o prendere in considerazione un’esperienza all’estero. Come innesti per la corsia di difesa oltre a Cristian Zaccardo (Parma) e Mattia Cassani (Palermo) si riparla del barese Andrea Masiello: prezzi tutt’altro che abbordabili, però. Un tentativo verrà fatto pure per Yuto Nagatomo, fresco campione d’Asia col Giappone di Zaccheroni: il Cesena lo valuta non meno di sei milioni e vorrebbe trattenerlo fino al termine del campionato. Una buona offerta (anche un prestito con “garanzia” di riscatto) potrebbe però bastare per convincere il presidente Igor Campedelli.
     


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