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  • Matulevicius: 'La Samp nel destino, sogno l'esordio'
Matulevicius: 'La Samp nel destino, sogno l'esordio'

Matulevicius: 'La Samp nel destino, sogno l'esordio'

  • Lorenzo Montaldo
In casa Sampdoria, uno dei più promettenti talenti del settore giovanile blucerchiato arriva dalla Lituania. Si chiama Gendrius Matulevicius, è un ragazzone biondo che a 15 anni vantava già qualche presenza nel massimo campionato lituano, gioca a centrocampo e all'occorrenza anche in difesa, e sogna la Serie A con i colori blucerchiati: "Sono nato in Lituania e ho incominciato a giocare a calcio a sei anni - racconta a Samp TV - mio padre faceva l’allenatore, allora venivo aggregato al gruppo dei più grandi e ogni tanto mi faceva anche giocare. Inizialmente giocavo da trequartista  o mezzala, fino a 13-14 anni, poi il mister mi ha provato davanti alla difesa e da quel momento ho sempre giocato in quel ruolo".

Matulevicius in Italia è arrivato nel 2013: "Avevo 16 anni, ero venuto in Italia a fare un provino per Inter, Roma e Samp. In estate, non so come mai, è arrivata un’offerta dal Parma e ho accettato subito perché era una squadra di Serie A. Lì ho giocato negli Allievi Nazionali, poi mi hanno mandato in prestito all’Arezzo, dove sono stato un anno. Poi come sapete il Parma è fallito e c’è stata la possibilità di approdare alla Samp; ho accettato subito".

"L'italiano? All’inizio è stato difficile, ma a furia di stare con i compagni e di andare a scuola, la lingua l'ho imparata per forza. In Convitto siamo un bel gruppo, ci sono tanti Allievi ma siamo tutti amici e non c’è nessun problema. L’ultima volta sono tornato a casa due settimane fa, durante la sosta, e solitamente ci andiamo ogni uno-due mesi, ma ogni tanto ci vengono anche a trovare qui -riporta Sampnews24.com- La città mi piace, c’è il mare e capita che andiamo anche a fare un giro in centro, ma il tempo libero è poco. Solo domenica, magari, andiamo a vedere un film alla Fiumara o andiamo a Milano per fare shopping".

La Samp Primavera, negli ultimi anni, ha cambiato 4 allenatori: "Per un ragazzo della Primavera è difficile cambiare tecnico quattro volte in un anno" confessa Matulevicius "ma menomale che tutti avevano le stesse idee di gioco. Mister Pedone mi ha aiutato sin dall’inizio e mi è sempre piaciuto il suo calcio, infatti ora stanno arrivando i risultati. Ho giocato la prima partita contro la Juve, perché erano infortunati i difensori e allora il mister mi ha chiesto di giocare dietro. Da quel momento ho sempre giocato in difesa".

L'idolo d'infanzia è solo uno: "Mi è sempre piaciuto Fabregas, fortissimo sia tatticamente che tecnicamente. Nazionale? Penso che tutti i calciatori vogliano arrivare là e anch’io ci proverò, sperando che arrivi la chiamata".

Nel frattempo, qualche soddisfazione è già arrivata, come gli allenamenti in prima squadra con mister Montella: "Fare allenamento con la prima squadra ti aiuta tanto, perché ci sono giocatori con esperienza, più forti fisicamente e tecnicamente. Viaggiano a tutt’altro ritmo, e se riesci a prenderlo puoi andare più veloce anche con la Primavera.

A Bogliasco, Matulevicius è rimasto impressionato in particolare da un giocatore: "Cassano, che è un fenomeno. Poi c’è Soriano che è molto forte, Correa, ma ce ne sono tanti. Montella? Grande allenatore, fa giocare bene la squadra e vuole sempre palla a terra. Il mio sogno? Arrivare ad esordire in prima squadra e raggiungere l’Under 21 della Nazionale lituana".

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