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  • Mbappé-Neymar, il PSG non ha più scuse: vittoria in Champions o sarà flop

    Mbappé-Neymar, il PSG non ha più scuse: vittoria in Champions o sarà flop

    • Antonio Martines
    Il PSG non sarà uno dei club più antichi e gloriosi del mondo e per la verità non è ancora nemmeno il club più glorioso di Francia, visto che Saint Etienne, Marsiglia, Nantes, Monaco e Lione hanno vinto più campionati. Forse dalla maggior parte dei parigini non è neanche percepito come squadra rappresentativa dell'intera Ville Lumiere, ma di sicuro ha tutta la voglia e i mezzi per riuscire ad ottenere questo e molto altro.

    Il PSG nell'estate appena trascorsa è salito agli onori della cronaca per i due trasferimenti più costosi nella storia del calcio, quelli di Neymar (222 milioni) e Mbappé (prestito con diritto di riscatto fissato a 180 milioni di euro), due colpi sensazionali che hanno aumentato a dismisura l'appeal mediatico di un club dalle umili origini, due acquisti che per tanti motivi simboleggiano un vero e proprio rito di passaggio, perché il PSG entra a titolo definitivo nella sua età adulta e questo significa soltanto una cosa, provare a conquistare a tutti i costi la Champions League, ovvero l'unico trofeo in grado di cambiare per sempre la storia di un club. Salire sul tetto d'Europa rappresenta per il club di Nasser Al-Khelaifi la missione finale e irrinunciabile per almeno due motivi.

    Il primo motivo è legato a Parigi, per molti aspetti la capitale più importante di tutta l'Europa continentale, una città che non si è mai fatta sedurre fino in fondo dal calcio, se non in occasione dei grandi trionfi della nazionale all'Europeo del 1984 e ai mondiali del 1998, una città che però non poteva rimanere per sempre insensibile alle lusinghe di questo sport, visto che negli ultimi due decenni è diventato il più seguito anche negli angoli più remoti del pianeta e soprattutto perché si tratta di una vera e propria industria che produce utili e regala una visibilità che altri sport non potranno mai dare.

    Il PSG quindi, al netto della sua storia e del suo reale valore tecnico e tattico, che potrà essere realmente misurato soltanto nei prossimi due mesi, ha il dovere assoluto di provare a strappare lo scettro al Real, uno scettro troppe volte esibito dalle parti di Madrid, e poche nel resto delle grandi capitali europee. Basti pensare che oltre a Madrid, le capitali che si sono fregiate di almeno una Coppa dei Campioni sono state Lisbona con il Benfica (nel 1961 e 1962), Amsterdam con l'Ajax (1971, 1972 e 1973) e solo in tempi recentissimi Londra con il Chelsea nel 2012, tutte le altre stanno ancora a secco. Ci andò vicinissimo Roma con la Roma nel 1984, ma poi il nulla più assoluto, niente da fare per Berlino, Mosca,Vienna, Praga, Budapest, Atene e Parigi appunto, che però adesso finalmente si ritrova rappresentata da un club ricchissimo e ambiziosissimo, un club che oltre a dare lustro a Parigi e a tutto il movimento del calcio francese – e qui arriviamo al secondo motivo - funziona soprattutto come veicolo promozionale del Qatar, uno tra gli stati più piccoli del Golfo Persico, ma che sta facendo di tutto per promuovere se stesso proprio attraverso il calcio, grazie appunto al PSG e ai mondiali del 2022, che rischiano fortemente di essere ricordati come i più improbabili della storia visto che si disputeranno in inverno a causa delle temperature infernali durante la stagione estiva.

    Dalle parti di Parigi quindi non si scherza più, e se già lo scorso anno l'entusiasmo era andato alle stelle dopo la clamorosa e roboante vittoria per 4-0 contro il Barcellona nella gara di andata degli ottavi di finale, vanificata poi dalla chiacchierata remuntada per 6-1 al Camp Nou, quest'anno non ci saranno più scuse. Perché il calcio è diventato una cosa seria anche sotto la Torre Eiffel, e i 222 spesi per Neymar sommati ai 180 di Mbappé fanno 402 milioni di euro, uno sproposito di cifra che ha fatto storcere più di qualche naso tra le grandi storiche del calcio europeo; grandi che non se ne staranno per sempre con le mani in mano a guardare scippi clamorosi come quello subito dal Barcellona. Tutto ciò a Parigi lo sanno bene, proprio per questo i due acquisti più costosi della storia del calcio, assomigliano a una specie di all-in sul tavolo della Champions League.

    @Dragomironero

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