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  • Mercato di gennaio: una squadra in partenza

    Mercato di gennaio: una squadra in partenza

    I partenti per il mercato invernale formano una squadra: dal portiere viola, che tornerebbe in Brasile, ai difensori Diakite e Silvestre, passando per il centrocampista blucerchiato, senza dimenticare Mazutalem e la punta argentina.
    A gennaio c'è un 11 con la valigia: spiccano Neto, Palombo e Zarate.
    Una squadra si metterà presto in movimento, ognuno con una diversa destinazione: il team in viaggio è infatti costruito da giocatori con casacche dai colori differenti. Per dire: portiere in maglia viola, difensori a strisce, centrocampo con riferimento blucerchiato, attacco con un paio di laziali. La squadra in transito è costituita da undici possibili tormentoni di mercato, per una sessione che si svilupperà al freddo. A gennaio finestre aperte nonostante il gelo: ma qui si tratta di finestra-trasferimenti. Modulo 4-3-3, in porta va Neto (Fiorentina) ha fatto le Olimpiadi con il Brasile (non tutte le gare da titolare, ok) ma il ruolo di vice gli va stretto. Può tornare alle origini: l’Atletico Paranaense se lo riprenderebbe volentieri. Difesa arrangiata ma che ci può stare: centrali Diakite e Silvestre, con intreccio nerazzurro. C’è il giallo smentita ma l’accostamento Diakite-Inter si è fatto, potrebbe così mollare Milano Silvestre (vecchia opzione dell’Atletico Madrid). In fascia Didac Vilà e Dossena: in rossonero uno tra lo spagnolo e Mesbah può abbandonare la fascia milanista, il terzino del Napoli è da tempo nel mirino del Palermo.

    CENTROCAMPO E ATTACCO - Linea di mezzo con un paio di casi arroventati: all’orizzonte non c’è ancora un futuro definito, ma Matuzalem (Lazio) e Palombo (Sampdoria) sono in stra-rottura con i rispettivi club; trasloco più che possibile per i due, anche se la prossima tappa non potrà essere fallita e dunque sarà roba da scegliere con cura. Il terzo della mediana è Marrone (Juve): va bene, Conte lo utilizza (e lo tiene in gran considerazione) per la difesa, noi lo avanziamo a centrocampo. Può far comodo a più di un club di A: titolare fisso, magari in provincia, può crescere ancora. Il tridente è un miscuglio di qualità: Zarate ha già twittato una maglietta della Lazio che non gli è stata fatta indossare, dunque c’è di nuovo un’aria freddina tra il giocatore e la società. Anche Rocchi, uomo di gol ed esperienza in area di rigore, potrebbe cercare altrove maggiore continuità d’utilizzo. E Livaja? Lui è il bomber di prospettiva, per il baby interista vale lo stesso discorso fatto per Marrone (e c’è sempre anche Iaquinta, che abbiamo tenuto come primo cambio perché da tempo sparito dai radar: opzione estere, Spagna o Emirati). Undici nomi, ecco la squadra che salirà sul pullman diretta altrove.


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