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Calciomercato Inter, Moratti passa la palla a Thohir: da Messi a Lavezzi

Calciomercato Inter, Moratti passa la palla a Thohir: da Messi a Lavezzi

Ai microfoni di Rai Sport è intervenuto Massimo Moratti, presidente onorario dell'Inter: "E' stata una fortuna della mia famiglia poter guidare l'Inter e vincere un po' dando soddisfazione ai nostri tifosi e anche al nostro cuore. Questa è stata un'esperienza completa, con tante sfide da affrontare e vincere. Con mio padre un giorno vedevamo Paolo Rossi in tv, io dicevo: 'Avere uno così...' e lui mi disse di provare, perché sono esperienze importanti e utili per qualsiasi mestiere uno voglia intraprendere. Ora è arrivato il momento di mettere ordine e internazionalizzare la società. Abbiamo fatto tutto con grande passione e qualche soddisfazione. Mi auguro che Thohir si appassioni e credo che lo stia facendo perché è giovane. E gli auguro di soffrire il meno possibile e ottenere quelle soddisfazioni che arrivano quando si lavora bene e duramente. Si sono comportati tutti bene con me, sanno che mi è dispiaciuta molto quindi mi maneggiano con cura".

Su chi farà il mercato di gennaio: "Penso che sia diritto di chi subentra decidere sul mercato. Poi mi diceva ieri Thohir che le scelte le faremo tutti assieme. Ma credo che sarà l'allenatore (Mazzarri, ndr) a convincere il nuovo presidente a prendere i giocatori che servono per rinforzare la squadra". 

Su Messi: "Spero per lui che non lo obblighino a fare questa cosa". 


Intanto, attraverso un comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale, l'Inter ha annunciato un accordo di collaborazione con il club statunitense del D.C. United. L'accordo è stato firmato oggi dal vicepresidente dell'Inter, Angelomario Moratti e dal co-proprietario del D.C. United, Jason Levien. I due club hanno in comune la proprietà di Erick Thohir. 

Proprio il presidente indonesiano dell'Inter ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport prima della partita di domenica con la Sampdoria: "Lavezzi è un buon giocatore. C'è possibilità di prenderlo? Forse no, vediamo. Dobbiamo parlare col club e coi procuratori. Io non sono superman, forse lo è Zanetti come dice Moratti. Ho dei progetti, ma prima devo lavorare per rendere l'Inter una società sana e poi penseremo allo stadio. Bisogna capire se vale la pena costruirne uno nuovo o restare a San Siro. Voglio contribuire a ripulire il calcio dal razzismo per riportare le famiglie allo stadio. Dobbiamo arrivare tra le prime 4 in classifica, meglio se terzi, però non dobbiamo dimenticarci che Mazzarri è qui da pochi mesi e io devo rispettare il suo lavoro. Tutti dobbiamo aiutarlo per ottenere gli obiettivi prefissati". 


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