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  • Real-Napoli, la sfida del gol: Mertens segna più di Ronaldo in Champions
Real-Napoli, la sfida del gol: Mertens segna più di Ronaldo in Champions

Real-Napoli, la sfida del gol: Mertens segna più di Ronaldo in Champions

  • Fabio Mandarini
CR7 contro Ciro: foneticamente non è mica poi così diverso. E anche i numeri, se proprio vogliamo, ispirano una certa somiglianza: 21 gol per Cristiano Ronaldo detto CR7, che fa tanto glamour; 20 per Dries Mertens detto Ciro (da Reina), che fa tanto scugnizzo. Niente male, la copertina di Real Madrid-Napoli. La copertina strappata a suffragio universale dagli uomini simbolo delle due squadre. Con le dovute proporzioni: Cristiano il portoghese lo è da un vita, del Real e del calcio mondiale, mentre Dries il belga è il vero funambolo del momento azzurro da quando recita da falso nueve. E d'accordo, tra i due ci sono una valanga di titoli, coppe, un Europeo e quattro Palloni d'Oro di differenza, però un filo che li accomuna, per quanto sottile, esiste eccome: è dai loro gol, dai loro piedi e dalle rispettive intuizioni che passa il destino di Real e Napoli. A voi, signori della Champions.

IL PRECEDENTE - E allora, Mertens contro Cristiano Ronaldo: per la prima volta avversari in Champions, per la prima volta faccia a faccia con le squadre di club e per la seconda in generale. Un precedente, in realtà, esiste, e risale all'amichevole internazionale Portogallo-Belgio vinta per 2-1 dai padroni di casa all'Estadio Dr. Maglhaes Pessoa di Leira. Cristiano, tanto per cambiare, fece anche gol. Stop: quella partita, giocata neanche troppo tempo fa, e per la precisione il 29 marzo 2016, è l'unico incrocio, il primo e solo prologo alla sfida di Champions in programma mercoledì al Santiago Bernabeu. Il cui real prato, a dirla tutta, Mertens non ha mai calcato in vita sua. Emozione nell'emozione. 

VULCANO DRIES - Fino a poco tempo fa, nonostante il grande talento e le enormi capacità dell'attaccante del Napoli, ipotizzare un parallellismo tra i due sarebbe stato molto strano. Per non dire quasi assurdo: troppa differenza di trofei, troppi pianeti di distanza tra i valorosi azzurri e i Galacticos di Madrid. Il calcio, però, è (anche) per questo il gioco più bello del mondo, e soprattutto Mertens è stato fin qui protagonista di una stagione letteralmente straordinaria. Fatta di gol e record personali: poker, tris, doppiette e una serie infinita di giocate d'autore. Genio vero, il ragazzo delle Fiandre. Uno che a Napoli è esploso forse un po' tardi, sì, ma di certo un giocatore che prima Benitez e poi il primo Sarri non hanno mai schierato con la continuità che da sempre avrebbe meritato. Una spada, l'altalena con Insigne nella casella sinistra del tridente; un dentro e fuori che ha condizionato fin troppo il rendimento del signore in questione. Almeno fino a quando non è arrivata la metamorfosi. Casuale: Milik si infortuna, gli equilibri con Gabbiadini erano già rotti e così Sarri se lo inventa falso nueve. E il San Paolo impazzisce: 13 gol in 9 partite; 15 se aggiungiamo anche la Champions. Che centravanti e che fior di talento: movimenti da attaccante consumato, dribbling, assist, punizioni a giro e graffi a gogò. 

IL CONFRONTO - I numeri di Mertens, per il momento, sono i seguenti: 20 gol (16 in campionato, 4 in Champions) e 11 assist. E a ben vedere, il paragone numerico con Cristiano regge eccome: sono 21 le reti di Ronaldo (14 in Liga, 2 in Champions, 4 al Mondiale per club, uno in Coppa del Re), con 7 assist a coté. Regge, vero? Un confronto statistico stagionale, sia chiaro, ma pur sempre un testa a testa dominato dall'equilibrio. E non diciamolo troppo in giro: però Dries ha segnato più del collega sia in Champions (a parità di partite, 6), sia in campionato (disputando però 6 gare in più). Non resta che giocare, insomma. Non resta che ritrovarsi contro, nella grande notte delle stelle del Bernabeu, e affidarsi all'estro. E se Cristiano non ha nulla da dimostrare, dopo tutto quello che ha fatto e regalato al calcio, forse è più giusto dedicare una riga in più della copertina del primo atto degli ottavi di Champions a Mertens. Sì, è così: tocca a lui, conquistare la scena. Tocca a lui confermare anche in Europa, e a maggior ragione in uno stadio da brividi e con un avversario da infarto, di saper fare la differenza. Tra l'altro al cospetto di Maradona, che poco tempo fa, in occasione del ventinovesimo compleanno di Dries, gli ha anche spedito una maglia azzurra numero 10 con tanto di dedica. Ecco: è il caso che Mertens ricambi. Glielo chiede tutta Napoli. Con il permesso del professor Ronaldo. 

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