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  • Metodo Rossi:| Palermo, tanta disciplina

    Metodo Rossi:| Palermo, tanta disciplina

    • D.V.

    Quando lo hanno guardato negli occhi il primo giorno di ritiro, hanno capito al volo. È bastato un breve discorsetto, le regole erano già fissate in un decalogo. Con Delio Rossi non si scherza, anzi non si sgarra. La legge del tecnico è stata recepita dai giocatori rosanero e subito applicata. Non è clausura, ci mancherebbe, è un ritiro 'serio', come direbbe l'allenatore, perché lui vuole una squadra 'seria'. E già dopo dieci giorni di disciplina ferrea anche i più giovani sembrano già pronti alla grande sfida: passi da gigante verso la piena maturità.

    Il calcio e le sue regole ai tempi di Rossi. La corsa nei boschi della Carinzia riporta alla classicità dei ritiri precampionato. Ma non solo. Nel manuale del tecnico ci sono le pagine con le lezioni di tattica (tanta roba per chi vuol capire schemi e movimenti, ogni giorno si apprezza la cultura calcistica del mister), quelle con gli esercizi atletici (soluzioni studiate di concerto con i preparatori e, se occorre, personalizzate) e quelle con le regole di comportamento. Un decalogo uguale per tutti, senza sconti e cortesie.

    Il rispetto degli orari, innanzitutto: sveglia alle 7. 45, alle 23 a letto, nel pomeriggio 2 ore di riposo. Puntuali a tavola per colazione, pranzo, cena e per gli allenamenti. Vietati i pasti fuori orario e gli alcolici. Non è possibile uscire nelle ore di pausa o la sera per prendersi una birra al pub. Niente di incredibile, in fondo, però alla lunga c'è chi potrebbe farsi venire strane idee e tentare l'uscitina... Anche se a Bad, a dirla tutta, sembra davvero complicato regalarsi una serata no limits: appena due locali in centro, scalpi di cervo e cinghiale appesi alle pareti, al massimo può scapparci un grappino...

     
    Ma il decalogo di Rossi regala altre note interessanti come la passeggiata collettiva per raggiungere il campo di allenamento. Niente pulmino, avanti march. Prima e dopo ogni seduta di lavoro, mattina e pomeriggio, un bel chilometro e mezzo a piedi da e per l'hotel. Tutti, ma proprio tutti, dal magazziniere al podologo, rigorosamente con indosso l'abbigliamento tecnico fornito dalla società.

    Come sull'aereo i cellulari vanno disattivati perché potrebbero interferire con le strumentazioni di bordo del pilota Rossi... Niente apparecchi elettronici negli spogliatoi, durante le riunioni tecniche e in albergo a colazione, pranzo e cena. Fuorilegge ricevere visite in albergo da familiari, amici, procuratori e giornalisti, con cui si parla soltanto faccia a faccia in sala stampa: l'orario fissato è alle 8.40 di tutte le mattine, prima dell'allenamento. E qualcuno, come Mattia Cassani, un giorno ha offerto il più gradito dei fuoriprogramma: tè e pasticcini per tutti i presenti, 'avanti con le domande...'.


    (La Gazzetta dello Sport - Edizione Sicilia)


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