Calciomercato.com

  • MI RITORNI IN MENTE: 5 luglio 2001, Nedved è della Juve
MI RITORNI IN MENTE: 5 luglio 2001, Nedved è della Juve

MI RITORNI IN MENTE: 5 luglio 2001, Nedved è della Juve

  • A.P

Il 5 luglio 2001 la Juve annuncia l'acquisto di Pavel Nedved dalla Lazio che incassa 70 miliardi di lire. I tifosi biancoclesti per protesta nella notte scatenano l'inferno sotto casa del presidente Sergio Cragnotti che in questa storia c'entra poco o nulla. La scelta è unicamente del giocatore. "Ho scelto io la Juventus, perché so che in bianconero posso vincere tutto. E mi assumo in pieno la responsabilità di questa scelta". Un vero e proprio blitz ordito dal ceco e dalla Juve all'insaputa della Lazio. Qualche settimana prima il centrocampista aveva rinnovato il suo contratto con i biancocelesti ma la Juve aveva in mano un vecchio accordo. Un foglio di carta che doveva essere strappato ma che invece è rimasto nelle mani dei bianconeri.



Marcello Lippi decide di schierare Nedved come esterno sinistro. La prima stagione si conclude con uno scudetto e quattro gol. L'anno dopo il bottino personale sale a nove reti. La Juve vince un altro scudetto. Decisivo anche il suo contributo in Champions. Pavel segna al Camp Nou contro il Barcellona e nella semifinale di ritorno contro il Real Madrid. La partita finisce 3-1. La Juve ribalta il 2-1 del Bernabeu e vola verso la finale di Champions. In quella partita Nedved becca un'ammonizione che significa squalifica per la finale. Al triplice fischio la Juve è in festa ma lui esce dal campo tra le lacrime.

L'anno dopo vince il Pallone d'oro. A Torino arriva Fabio Capello, la Juve vince altri due scudetti e Nedved è sempre l'uomo in più. MI

Nell'estate 2006 arriva la doccia fredda di Calciopoli e il ceco è tra quelli che non se la sente di abbandonare. I campioni che in quell'orribile estate decidono di rimanere sposano la Juve per la vita e la difendono contro tutto e tutti. "Ricordate quel 2-0 per la Juve nel 2005, con l'Inter incapace di uscire dalla sua metà campo e piegata sia in corsa, sia in qualità, sia tecnicamente, sia tatticamente? A me viene il sospetto che l'unico fine di tutto quel macello fosse quello di smontare la squadra più forte del mondo". Così Pavel Nedved qualche anno più tardi nella sua autobiografia.
Il suo contributo è determinante per riportare la Juve in A. Che si tratti del Real Madrid o del Rimini poco importa, Nedved ci mette sempre la stessa grinta.


Dopo aver ottenuto la promozione il centrocampista rinnova per un altro anno il suo contratto. Ogni anno sembra l'ultimo. Nedved annuncia più volte la volontà di ritirarsi.
Il 31 maggio 2009 gioca la sua ultima partita proprio contro la sua ex squadra, la Lazio. L'abbraccio dell'Olimpico di Torino mentre risuona 'Il Gladiatore' è da brividi. Non un addio ma un arrivederci. Oggi Pavel è membro del cda bianconero. Un altro modo per prendersi cura della 'sua' Juve.


Altre Notizie