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  • Mihajlovic aspetta Menez: il suo ritorno cambia il mercato del Milan

    Mihajlovic aspetta Menez: il suo ritorno cambia il mercato del Milan

    Un'ultima partita e poi sarà Natale anche per il Milan. I rossoneri sotto l'albero non troveranno il closing tra Bee Taechaubol e Fininvest per il 48% delle quote societarie ma sperano di avere un altro regalo: il ritorno in campo di Jeremy Menez.

    RIENTRO VICINO? - Il francese potrà considerarsi a pieno titolo un nuovo rinforzo per Sinisa Mihajlovic, che quest'anno lo ha avuto a disposizione solo a metà agosto nel terzo turno di Coppa Italia contro il Perugia: la schiena è tornata subito a bloccare Menez, una recidiva di ernia discale non risolta dall'operazione di giugno lo ha costretto a un nuovo intervento ad agosto, ma anche qui i risultati non sono stati positivi. La svolta è arrivata a metà ottobre: con il rischio imminente tornare sotto i ferri per la terza volta in pochi mesi, il Milan e il giocatore hanno deciso di cambiare equipe medica e provare una nuova terapia che sta dando risposte soddisfacenti. La società e lo staff tecnico hanno deciso di non forzare i tempi e il rientro è stimato per gennaio/febbraio 2016, ma per tornare a pieno regime bisognerà aspettare un po' di più: se non ci saranno intoppi, Jeremy recupererà una condizione ottimale per fine febbraio/inizio marzo, in tempo per il rush finale in campionato.

    RUOLO - Oltre alle questioni fisiche c'è anche da risolvere un rebus di natura tecnica: dove giocherà Menez? Guardando al rendimento della scorsa stagione la risposta sembra scontata: il francese ha dato il meglio quando impiegato al centro dell'attacco e dunque nel 4-4-2 idealmente sarebbe la spalla per un terminale offensivo come Bacca o Luiz Adriano. Davanti però c'è un certo affollamento: il colombiano e il brasiliano appunto, Balotelli, Niang e a questi andranno ad aggiungersi Kevin Prince Boateng e proprio Menez. Sei giocatori per due maglie solo per campionato e Coppa Italia. Interrogato sull'argomento Mihajlovic però è apparso sereno e dietro questa serenità si può nascondere un ambizioso esperimento tattico: impiegare Menez come esterno di centrocampo. L'anno scorso con Inzaghi era stato provato largo a sinistra nel tridente con risultati altalenanti, il serbo ha già dimostrato però di gradire un giocatore offensivo sulla corsia purchè disponibile al sacrificio: è il caso di Alessio Cerci, che impiegato a destra ha però alternato molte prestazioni deludenti a pochi lampi. Con il francese da una parte e Bonaventura dall'altra il 4-4-2 o all'occorrenza 4-2-4 voluto con forza anche dal presidente Silvio Berlusconi: Mihajlovic sogna una formazione a trazione anteriore.

    CAMBIA IL MERCATO - Menez sulla fascia: un esperimento, una scommessa che può anche cambiare il mercato del Milan. I rossoneri hanno capito di dover intervenire non solo in mezzo al campo ma anche sulle corsie esterne. Serve almeno un nuovo innesto ma qualora Mihajlovic riuscisse ad adattare Jeremy Galliani potrebbe optare per una soluzione meno costosa per l'out di destra concentrando più risorse su un centrocampista di qualità. Quasi impossibile infine che Menez lasci il Milan a gennaio: la scorsa estate c'era stata una possibilità (offerte da Monaco e Liverpool), ma i rossoneri hanno fatto muro pretendendo non meno di 10 milioni di euro per il suo cartellino. Fermo da sei mesi, Menez si è svalutato e le pretendenti si sono allontanate e dunque almeno fino alla prossima estate si giocherà le sue carte al Milan.
    Federico Albrizio
    @Albri_Fede90

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