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  • Milan, 250 milioni per non prendere il bomber e non essere da scudetto
Milan, 250 milioni per non prendere il bomber e non essere da scudetto

Milan, 250 milioni per non prendere il bomber e non essere da scudetto

  • Cristiano Ruiu
Con circa 250 milioni spesi, il giudizio sul mercato del Milan non può che essere complessivamente positivo. Al suo primo mercato questa nuova società ha però dimostrato finora di saper aggiustare (con il portafoglio pieno), ma di avere ancora molto da imparare sul fronte cessioni, vedi i casi Niang e soprattutto Bacca. Preso atto di questo la vera domanda da porsi è però una sola: Il Milan è una squadra da scudetto? A mio avviso, come per la maggior parte dei tifosi del Milan, la risposta non può che essere NO

Come già detto, questo non significa che il mercato vada bocciato, ma che sicuramente potesse essere fatto meglio. Per una squadra, infatti, che partiva dal sesto posto in campionato, non è accettabile iniziare la stagione con l’obiettivo massimo di arrivare terzi o quarti dopo aver speso oltre 250 milioni. Probabilmente l'errore fondamentale è stato quello di pensare che la rosa precedente fosse da radere al suolo. Gli 11 acquisti fatti del Milan sono stati infatti probabilmente troppi. Con 6-7 facce nuove, ma magari di livello più alto, oggi Montella potrebbe avere tra le mani la vera anti-Juve. La lacuna più evidente resta in avanti. Kalinic è e sarà un ottimo rinforzo, Cutrone una meravigliosa e inaspettata sorpresa, ma Andrè Silva resta il più grande punto interrogativo dell’intera estate. 38 milioni per un poco più che ventenne si spendono infatti esclusivamente per un potenziale crack e non per colui che al momento è l’ultimo nelle gerarchie di Montella.

A proposito, ma Jorge Mendes non avrebbe dovuto restituire il “favore” entro l’estate? Risparmiando i soldi del portoghese, quelli di Kalinic, e magari qualche altro acquisto non indispensabile, Fassone avrebbe potuto mantenere la parola data quando ha dichiarato: "Al Milan uno tra Belotti, Morata e Aubameyang". È innegabile infatti che con una punta di quel livello, il Milan sarebbe oggi una squadra in grado di lottare davvero per il titolo. 
 

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