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  • Milan ai cinesi, accordo preliminare in tempi brevi: le ultime

    Milan ai cinesi, accordo preliminare in tempi brevi: le ultime

    • Federico Albrizio
    Correre veloci verso l'accordo preliminare per sbloccare il mercato del Milan, questa la missione che si sono dati Fininvest e Sal Galatioto, advisor della cordata cinese che vuole rilevare l'80% della società rossonera: contatti serrati in queste settimane tra le parti convinte del buon esito dell'operazione anche in tempi relativamente brevi. Cresce però tra i tifosi, ancora scottati dalla vicenda con Bee Taechaubol, il nervosismo per lo spettro di un altro rinvio che fa temere il peggio: gli ultimi aggiornamenti da Calciomercato.com sulla trattativa.

    TEMPI TECNICI, FIRMA IN ARRIVO - Innanzitutto bisogna precisare che il rinvio non è ancora certo: resiste una flebile speranza da parte di Fininvest e Galatioto di porre nero su bianco l'accordo preliminare entro venerdì 15 luglio, anche se il passare delle ore rende più probabile lo slittamento ai primi giorni della prossima settimana. Non oltre secondo le parti, anche perché alla base del rinvio non ci sarebbero intoppi nella trattativa ma meri tempi tecnici: è stata aggiunta una nuova clausola relativa alle garanzie bancarie sui 100-150 milioni di euro che la cordata cinese metterà subito a disposizione per il mercato, necessari alcuni giorni per prepare i documenti necessari e spedirli in Oriente, dove devono essere visionati, eventualmente modificati, approvati e trasmessi nuovamente alla controparte per la ratifica e l'inserimento nel contratto di vendita; l'obiettivo resta quello di chiudere entro venerdì, l'eventuale rinvio, non oltre i primi giorni della prossima settimana, sarebbe dovuto a questo motivo. Non risultano inoltre ripensamenti di Silvio Berlusconi, che nonostante il dispiacere sembra aver accettato di lasciare andare il club rossonero (come aveva annunciato all'uscita dall'ospedale San Raffaele) e per questo Fininvest e la cordata cinese procedono spediti nella trattativa.

    BEE NON PREOCCUPA - Nulla a che fare invece con il ritorno sulla scena di Taechaubol: Mr. Bee è tornato alla carica annunciando di avere una nuova ricca offerta per il 48% del Milan supportata da due nuovi investitori, due fondi cinesi. Come vi avevamo già raccontato tuttavia, il broker thailandese non preoccupa la cordata di Sal Galatioto: come previsto dal patto di esclusiva stipulato con Fininvest, la holding di Berlusconi non può legalmente aprire tavoli di trattativa con altri soggetti, dunque non ci sono stati contatti diretti con Taechaubol per negoziare la minoranza del Milan. Avanti tutta dunque, Fininvest e gli investitori cinesi (ancora ignoti) sono consci delle difficoltà sul mercato, con Galliani che non può chiudere operazioni e rischia di veder sfumare altre trattative, e vogliono accelerare: siamo allo sprint finale, ottimismo di poter arrivare in tempi brevi alla conclusione di una vicenda che da ormai due anni angustia i tifosi del Milan.

    Twitter: @Albri_Fede90

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