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  • Milan: Balotelli, dalla rabbia di Allegri alle parole di Raiola. Addio a giugno?

    Milan: Balotelli, dalla rabbia di Allegri alle parole di Raiola. Addio a giugno?

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    La prima sostituzione da quando veste la maglia del Milan è un ulteriore indizio sullo stato dei rapporti, giunti ai minimi termini, tra la società e Mario Balotelli. Massimiliano Allegri si sta rendendo conto che probabilmente la situazione non è recuperabile, con un giocatore apparso fuori condizione a causa dell'inattività determinata dalla squalifica post Napoli e dai problemi fisici che lo hanno condizionato, ma soprattutto svogliato e nervoso. Prima l'ingresso senza mordente nella gara infrasettimanale di Champions League, poi 50 minuti impalpabili a Parma infarciti da un'ammonizione per simulazione in area di rigore. E dopo la sua uscita il Milan ha prima raggiunto il pareggio con Matri e Kakà in campo e ha poi sfiorato la vittoria.

    L'allenatore lo ha più volte redarguito negli ultimi tempi, in campo per lo scarso impegno negli allenamenti e in pubblico per censurare i suoi atteggiamenti che hanno finito per sollevare un polverone mediatico intorno al suo personaggio senza precedenti. Tutto questo ha finito per offrire il pretesto al suo procuratore, Mino Raiola, per aleggiare lo spettro della fuga dall'Italia a fine stagione ("Ho sbagliato a riportare Mario in Italia, c'è troppa pressione e va lasciato in pace"), un messaggio che Galliani per primo non ha digerito ("Balotelli ha un contratto e non è ancora possibile rapire un calciatore"). L'ad rossonero ha minimizzato sulle parole del noto agente, ma l'impressione è che in casa Milan la pazienza sia finita. Arrivato per 20 milioni di euro dal Manchester City lo scorso gennaio, Balotelli è un problema e le voci che lo vorrebbero al Paris Saint Germain o al Monaco si rincorrono. Del resto, oggi nessun grande club farebbe un investimento importante per un calciatore che sta intaccando con i suoi comportamenti l'indiscutibile valore tecnico che lo accompagna. Il Milan è in crisi di risultati e sperava di potersi aggrappare all'estro di Mario, che invece da risorsa si è trasformato in mina vagante e le strade potrebbero davvero separarsi al termine del campionato.

     

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