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  • Milan, Berlusconi ha scelto Brocchi

    Milan, Berlusconi ha scelto Brocchi

    • Andrea Distaso
    Berlusconi ha ascoltato il parere di tutti (Galliani e Arrigo Sacchi), poi ha deciso da solo e non pare esserci alcuna possibilità di ripensamento. Salvo colpi di scena, sarà Cristian Brocchi (nella foto di calcioweb.eu) il prossimo allenatore del Milan al posto di un Sinisa Mihajlovic che non è mai entrato nel cuore del proprietario rossonero e che rischia addirittura di salutare prima del termine della stagione, nel caso in cui sabato contro la Juventus dovesse maturare una sconfitta pesante.

    MILAN AI MILANISTI - Dietro una scelta così drastica e per certi versi sorprendente c'è anche una motivazione "politica", per così dire. Esonerare il serbo in caso di vittoria della Coppa Italia sempre contro i bianconeri a maggio, con uno spogliatoio e una piazza che si è stretta attorno all'allenatore, renderebbe ancora più impopolare la figura di Berlusconi agli occhi dei tifosi. Approfittare invece del momento di sbandamento che sta attraversando la squadra e di una partita molto proibitiva, contro una Juve lanciatissima verso il quinto scudetto, renderebbe tutto più semplice. Brocchi, dunque. Un milanista vero, che ha condiviso gli anni migliori della gestione Ancelotti (due Champions League conquistate su tutto) e che alla guida della formazione Primavera, soprattutto quest'anno con una squadra profondamente rinnovata, si sta facendo apprezzare.

    STAVOLTA DECIDO IO - Berlusconi è convinto di non ripetere l'errore commesso con Inzaghi (anche lui promosso dai giovani alla prima squadra), intravedendo nell'ex centrocampista il profilo migliore per un Milan più italiano e che torni a puntare sui giovani del proprio vivaio. Una mossa rischiosa, per certi versi un azzardo, che rimette l'ex premier al centro della scena dopo aver spesso affidato a Galliani il compito di individuare il tecnico. Tolto l'esperimento Seedorf, bisogna tornare a Sacchi e Capello (con risultati esaltanti, tra l'altro) per trovare un allenatore scelto espressamente da Berlusconi. Ad un ambiente deluso dalle ultime tristi annate e ormai smarrito dall'assenza di programmazione non resta che sperare che Brocchi sia l'ultima grande intuizione del presidente più vincente della storia del Milan.

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