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  • Bonucci: 'Devo dare di più. Montella non ha scelto il 3-5-2 per me' VIDEO

    Bonucci: 'Devo dare di più. Montella non ha scelto il 3-5-2 per me' VIDEO

    • Daniele Longo, inviato a Milanello
    Alla vigilia della sfida di Europa League del suo Milan contro il Rijeka, Leonardo Bonucci parla in conferenza stampa al fianco di Vincenzo Montella. Ecco le sue parole riportate LIVE dall'inviato di Calciomercato.com a Milanello, Daniele Longo.

    SULLA SAMPDORIA - "Sono state 72 ore intense, come è giusto che sia quando indossi una maglia così importante. A Genova è successo quello che speravamo non succedesse. Io sono carico al punto giusto per continuare e migliorare la mia condizione fisica e mentale e la voglia di far parte di questa squadra e di essere un giocatore importante".

    SUL MODULO - "Io sono tranquillissimo, questo dilemma ha sempre fatto parte della mia storia. Tanti dicono che ho fatto bene alla Juventus da centrale nei 3, ma in Europa abbiamo giocato a 4, all'Europeo 2012 ho giocato a 4 e al Bari con Ventura ho giocato a 4. Io sono a completa disposizione dell'allenatore e del ct per ogni modulo. Il 3-5-2 non è stato scelto per me. Io posso giocare e rendere bene o meno a prescindere dal modulo. Ora sono io che devo rendere di più come giocatore e leader di questa squadra".

    SULLA FAME -  "Continuo a vivere di fame e stimoli. Siamo una squadra nuova ed è normale che si potesse inciampare in situazioni scomode: giocare ogni tre giorni è diverso che una volta a settimana, ricaricare la mente è fondamentale. Nei sette anni con la Juve, ero sempre pronto a sfidarmi per esser sempre pronto. Dobbiamo imparare che giocando ogni tre giorni devi focalizzarti sul recupero e sulla partita successiva. Quello che è successo a Genova è stata una lezione importante per tutti noi".

    SULLE CRITICHE - "Non sono soddisfatto perché ho commesso diversi errori di precisione, di chiusura. Come dicevo prima, ho voglia di rispondere sul campo a tutto quello è stato detto. Ho sempre preso le critiche come uno stimolo per migliorare. L'ho fatto da quando sono arrivato al Milan e lo farò anche oggi".

    SULLA MENTALITÀ - "Sono i momenti di difficoltà che devono suscitare in noi la voglia di andare ogni oltre limite, questo è un messaggio che è arrivato alla squadra e si è visto a Vienna. Siamo ricaduti a Genova, abbiamo fatto dei buoni risultati in Europa ed è giusto dare peso alle critiche, ma vogliamo creare una mentalità vincente e dobbiamo allenarci al massimo".

    SUI PROBLEMI - "Quando ho scelto il Milan, sapevo bene che c'era il rovescio della medaglia rispetto all'entusiasmo del giorno del mio arrivo. La presenza della società è stato un messaggio per tutto l'ambiente, quest'anno non si scherza. Il Milan deve essere il Milan e si devono superare degli ostacoli. Non c'è tempo per guardarsi indietro e dobbiamo portare il Milan in Champions e a lottare per le prime posizioni in Serie A".

    ONORI E ONERI - "Sapevo gli oneri e gli onori venendo qui, in questo momento non mi sento il capro espiatorio. Mi sento in discussione e questo accende dentro di me, e dentro ognuno di noi, quel fuoco che serve per non avere alibi intorno e dare il cento per cento di noi stessi". 

    SULLA RABBIA - "Sono arrabbiato il giusto, questo mi permetterà di racimolare le forze mentali per affrontare una partita importante come quella di domani. Quello che ci siamo detti nello spogliatoio rimane tra di noi, dobbiamo trasportare sul campo quelle cose e migliorare, anche grazie alla competizione in allenamento. Questo è stato il segreto che ha portato la Juve a vincere negli anni, in un gruppo che dava tutto in campo e in allenamento. Sono sicuro di aver imparato tanto dai quei campioni e devo metterlo a disposizione dei miei nuovi compagni: il gruppo si formerà in poco tempo ed arriveranno dei grandi risultati".

    SUGLI OBIETTIVI - "Di agevole, nella vita, non c'è nulla. I risultati che ottieni li hai mettendoti in discussione ogni giorno. Ci sono giocatori e uomini importanti in questo gruppo e che hanno fame di arrivare. Mixando tutto questo, si arriverà a portare il Milan ai suoi obiettivi, dovremo dare sempre il meglio di noi stessi ogni giorno. Il Milan deve arrivare in Champions? Assolutamente sì". 
     

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